Cibo sano soprattutto per i più piccoli, i supermercati possono aiutarci a farlo: lo studio inglese ci spiega come
Da decenni sappiamo bene che i problemi di salute nel mondo ricco sono legati alle abitudini alimentari. Si mangia più del dovuto e si butta anche tanto cibo, esattamente il contrario diquanto avviene nelle vaste zone del mondo dove è difficile reperire anche un pezzo di pane.
Gli americani, ad esempio, hanno ben presente il problema dell’obesità soprattutto dei bambini. Conosciamo anche quali sono gli alimenti da evitare, il cosiddetto “cibo spazzatura” e un aiuto su come ridurre il consumo tra i più piccoli ce lo possono dare proprio i supermercati.
I ricervatori del Dipartimento di Scienze della Salute e delle cure primarie dell’Università di Oxford hanno portato avanti uno studio usando un metodo pratico applicato direttamente nei punti vendita.
Dalle zone in prossimità delle casse e comunque un scaffali ad altezza non elevate e quindi più visibili ai bambini, sono stati alimitati dei cibi e metti lungo i corridoi, in punti mediamente più alti; insomma, meno alla portata d’occhio di un bambino e osservabile da un cliente più attento.
I ricercatori hanno confrontato i dati dei supermercati di Londra che hanno applicato questo metodo con quelli che, al contrario, non l’hanno fatto.
I risultati sono stati pubblicati da PLoS One. L’esperimento, relizzato in due mesi tra febbraio e aprile 2019, è stato condotto togliendo pubblicità di offerte e ai prodotti più calorici e messi meno in vista, sostituiti da cibo di diversa natura, maggiormente salutari.
Gli studi realizzati sono stati due. Il primo ha riguardato i dolci stagionali rimossi dagli espositori promozionali ed è stato realizzato in 34 punti vendita di un’unica catena della zona di Londra. Il confronto è stato fatto con altri 131 punti vendita della stessa catena. Il risultato è stato che dove i dolci sono stati meno esposti, le vendite sono aumentate del 5% e negli altri sono aumentate del 18%.
Nel secondo studio il metto usato è stato di ricorrere a sei tipi di interventi che hanno esaltati i prodotti con meno grasi come la disponibilità, il posizionamento, le promozioni e la segnaletica in tre catene di supermercati.
Le patatine normali hanno avuto un calo di vendite del 23%, i biscotti del 4% e quelli con meno zuccheri un calo del 18%. Nessun effetti per sconti e migliori posizionamenti di frutta e verdura che hanno avuto più vendite con i personaggi della Disney nelle campagne pubblicitarie: ben il 305% in più di frutta. Si tratta di un esempio concreto di come i bambini (ma forse anche i genitori) siano influezabili dai personaggi che più amano.