Buono Poste o BTP, quale miglior prodotto scegliere per un investimento di 4 anni. Come sono andati in queste ore
È in corso una vendita di titoli di Stato con rendimenti abbastanza interessanti. Nella giornata del 5 aprile il lordo sul decennale è stato di 2,25%, un dato da considerare poiché non si vedeva un risultato del genere da mesi.
Ma per far fronte all’attuale inflazione i rendimenti sono comunque non sufficienti perché tra costi e tassi, l’aumento dei prezzi consente solo di non perdere eccessivamente.
Proviamo però a vedere come investire circa 6.000 euro su un periodo breve-medio a 4 anni tra un Buono o un titolo di Stato con lo scambio di oggi a 100.
Volendo restare su questo tempo tra i tantissimi prodotti a disposizione Cassa Depositi e Prestiti emette il buono a 4 anni Risparmiosemplice che dà anche la possibilità di raddoppiare il rendimento finale.
Altri vantaggi è che è rimborsabile in ogni momento. L’attivazione avviene se si sottoscrive un piano di risparmio e il rendimento annuo lordo standard a scadenza è dello 0,25%. Con minimo 24 sottoscrizioni alla raggiungimento della scadenza si raggiunge un rendimento che premia, raddoppiando allo 0,50 lordo annuo.
Se l’obiettivo è puntare a un maggior rendimento a scadenza, tra i titoli che più fanno al caso (e forse è il migliore in assoluto a tal proposito) è il buono 5X5. Con 24 sottoscrizioni si può guadagnare il 2% lordo in 4 anni. Inoltre c’è la massima flessibilità di rimborso, non si cono costi e neanche imposti di successione.
Buono Poste o BTP, il paragone con le ultime uscite
C’è ancora una possibilità per chi è propenso a rischiare un po’ di più, a perderci ma in alternativa a guadagnare cifre maggiori rispetto al rendimento di un buono. Si potrebbe pensare ad esempio a BTP pari durata. C’è quello con codice ISIN IT0005437147 emesso il 1 marzo 2022 e che scade il 1 aprile 2026. La cedola è dello 0,00% e nella giornata del 5 aprile ha chiuso gli acambi a 95,05 centesimi.
Per com’è attualmente il prezzo il rendimento effettivo netto annuo è pari all’1,124%, dunque quasi il triplo rispetto al Buono visto prima. Ci sono altri casi in cui le quotazioni sotto cento consentono anche di guadagnare il 10% o il 20%, percentuali certe ma a scaadenze. Secondo il mercato il prezzo cambierà ma si tratta comunque di prodotti da tenere in considerazione.