Partita Iva, in arrivo la easy tax, il doppio binario rende conveniente l’apertura: di cosa si tratta e perché sarebbe così vantaggiosa.
Le Partite Iva in Italia sono numerose. Ma i costi in termini di tasse sono elevati, gli unici che riescono ad usufruire di un regime di favore sono coloro i quali si trovano ai cosiddetti minimi. Un’agevolazione che però dura solo 5 anni e sempre se non si supera la soglia dei 65mila euro. Adesso, però, sarebbe in procinto di essere attivato un nuovo regime, quello della easy tax che andrà ad affiancare transitoriamente il regime forfettario al 15%. Di cosa si tratta e quando entrerà in vigore?
Partita Iva, arriva la easy tax: doppio binario vantaggioso
Entro il mese corrente il Governo dovrebbe varare un regime a doppio binario per le Partite Iva. Attualmente, in Italia, esiste il regime forfettario, ossia un sistema caratterizzato dalla flat tax al 15% a titolo di imposta sostitutiva del reddito, a condizione che non si superino i 65mila euro annui per ricavi e compensi. Purtroppo, però, non si tratta di un’agevolazione permanente, infatti, scaduti i 5 anni dall’apertura della partita Iva si passerà al regime ordinario.
Proprio in merito a tale “traumatico” passaggio sarebbe intervenuto il Governo. A partire dal mese di aprile 2022, il Mef dovrebbe varare un nuovo sistema chiamato easy tax che consentirebbe agli attuali forfettari di godere di un periodo di transizione.
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Stando a quanto riporta la redazione di Proiezioni di Borsa, si tratterebbe di una “sorta di paracadute” con tassazione agevolata. Molto simile alla flat tax – ma non di certo con aliquota al 15%, bensì più alta- per la easy ancora sul tavolo alcuni punti come ad esempio stabilire il tetto massimo di ricavi per poterne usufruire.
Per maggiori dettagli, bisognerà attendere il provvedimento attuativo. Ma sta di fatto che coloro i quali si dicevano reticenti all’apertura di una Partita Iva a causa del passaggio da forfettario ad ordinario, adesso potrebbero operare qualche ripensamento. Per poter accedere a tale regime bisognerà darne comunicazione all’Agenzia delle Entrate attraverso la trasmissione del modello definito AA9/12.
Buone notizie, quindi, per imprenditori e liberi professionisti che si trovavano allo scadere del regime agevolatorio.