Legge 104, a quanto ammonta la pensione per chi è invalido? Dipende dalla percentuale e dai redditi percepiti
In Italia sono tante le prestazioni erogate dall’Inps come sappiamo bene perché ormai da anni lo leggiamo sui giornali che riportano i dati ufficiali: il nostro paese è sempre più vecchio. A causa delle condizione economiche sono pochi i giovani che fanno figli e di conseguenza aumentano gli anziani.
Ma l’Istituto di Previdenza non paga solo le prestazioni a chi ha lavorato una vita intera ma anche a tanti cittadini che non possono lavorare. Oltre agli anziani che con l’andare avanti con gli anni sono sempre più esposti a patologie che portano all’invalidità, ci sono anche persone che anziane non sono ma che hanno comunque bisogno degli indennizzi perché non autosufficienti.
Per gli invalidi non si può parlare propriamente di prestazioni previdenziali poichè, viste le condizioni di disabilità, lo Stato garantisce misure assistenziali e non contributi. Gli assegni variano e in base al grado di invalidità, possono arrivare anche a cifre abbastanza alta con le maggiorazioni.
Quando a una persone viene riconosciuta l’invalidità al 100%, secondo la legge 104/92, la prima misura affiancata che fa aumentare l’assegno è l’accompagnamento.
In alcuni casi ogni mese quanti si percepisce è pari a 525,17 euro su 12 mensilità. C’è poi l’aggiunta dell’assegno di invalidità civile che nel 2020 è di 658,83 euro al mese ma su tredici mensilità. In pratica, la persona che purtroppo ha seri problemi di salute, riconosciuta con una determinata percentuale di invalidità, può percepire anche 1.183,80 euro.
Ciò vale per alcune condizioni ma non solo riferite allo stato fisico dell’interessato. Bisogna considerare anche la situazione economica della famiglia. Il reddito annuo del richiedente non deve essere superiore a 8.476,26 euro e se coniugato la soglia sale ma non deve superare i 14.459,90 euro all’anno.
Chi ha diritto della pensione di inabilità, gli spetta anche la tredicesima di quasi 500 euro. Dunque sono questi gli importi che può percepire un invalido nel 2022 secondo la Legge 104 quando si presenterà domanda all’Inps.
Quest’ultimo però non è l’unico passaggio da compiere. Per prima cosa il medico curante deve produrre e inviare telematicamente il certificato, dando il via all’iter. Successivamente chi comunicherà con l’Inps per la richiesta di indennità, sarà un patronato.