Evasione fiscale e la svolta tecnologica che utilizza l’intelligenza artificiale. Vediamo come
La lotta al fenomeno dell’evasione fiscale è da sempre una battaglia che ogni governo cerca di mettere in atto nel tentativo di riequilibrare la pressione fiscale nel nostro paese. Ma i numerosi tentativi per abbattere una vera e propria piaga del Bel Paese non hanno prodotto i risultati sperati da tutti. Persistono ancora comportamenti fraudolenti volti a ridurre o eliminare il prelievo fiscale dello Stato sul cittadino.
Attraverso la violazione delle norme fiscali si attuano ormai attività consolidate con il fine ultimo di non pagare o pagare meno tasse. L’evasione fiscale può assumere forme di attuazione che in sostanza tendono ad aggirare la Legge cercando di ridurre o evitare del tutto il prelievo fiscale da parte della Pubblica Amministrazione e allora si può parlare di Elusione fiscale. In Italia l’ammontare dell’evasione fiscale è pari a circa 80 miliardi di euro all’anno composti in parte da un evasione delle imposte dirette e parte dal lavoro nero e dall’economia sommersa.
Lotta all’evasione fiscale: è pronta la nuova arma tecnologica.
La lotta all’evasione fiscale sta per vedere una vera e propria svolta nella sua attuazione. L’idea è quella di utilizzare le nuove tecnologie, sfruttando il sistema informatico dell’anagrafe tributaria. L’intelligenza artificiale dunque è l’arma in più con la quale combattere l’annoso problema. Questa è la novità che il Ministero dell’Economia sta pensando di introdurre nella nuova legge delega per poi discuterla in Commissione Finanze.
Il controllo incrociato dei dati permetterà di avere una effettiva verifica delle posizioni fiscali. Riordinando le banche dati a disposizione dell’Agenzia delle Entrate si potrà di fatto effettuare una ricerca mirata. Obbiettivo smascherare e portare alla luce relazioni nascoste tra società, schemi di transazioni fittizie e utilizzo indebito di crediti di imposta. Potranno inoltre facilmente emergere violazioni delle varie agevolazioni volte ad aggirare la legge fiscale.
Utilizzando quindi tutti i dati che affluiscono al sistema informativo dell’anagrafe tributaria sarà possibile “scovare i furbetti”, potenziando l’analisi del rischio e ricorrendo alle tecnologie digitali e alle soluzioni di intelligenza artificiale. Il tutto nel mio completo rispetto della salvaguardia dei dati personali. L’attuazione avverrà grazie al Machine Learning (ML), un sottoinsieme dell’intelligenza artificiale che crea sistemi che apprendono e migliorano le performance in base ai dati che utilizzano. Imparare lavorando dunque attraverso l’incrocio di più database alla ricerca di anomalie e incongruenze che spesso coincidono con attività illecite.