Eredi di beni con debiti: se riceviamo una cartella esattoriale a nome del defunto, automaticamente spetta noi? Cone dice la legge
In molti sperano di ricevere beni in eredità ma non sono solo rose e fiori. Avere delle proprietà sono grattacapi perché significa poter ereditare anche dei debiti.
Mettiamo il caso di ricevere una cartella esattoriale su un’eredità che ancora non abbiamo accettato, siamo obbligati a pagare in quanto eredi di chi ce l’ha lasciata? Facciamo ordine e vediamo come stanno le cose.
Se è deceduto un proprio congiunto ma nel frattemo ancora non si è deciso se accettare o meno l’eredità mentre arriva una notifica di pagamento, come ci muoviamo? La legge in merito è chiara e finché non accettiamo l’eredità, non siamo tenuti a rispondere ad alcuna richiesta giunta per il defunto. Ma se arriva una raccomandata e la firmiamo e all’interno c’è la richiesta di pagamento?
Chi sostiene di avere dei crediti nei confronti della persona defunta, entro un anno dal decesso può inoltrare la richiesta, ma a chi? All’indirizzo di residenza del debitore ma sapendo che la persona non c’è più, può indicare un generito “agli eredi di…”.
Eredi di beni con debiti, i tempi per accettare
Oltre un anno, invece, la lettera può avere come destinatario il nome dell’erede e se sono più di uno, tanti saranno le lettere per ognuno. In tal caso, però, se c’è stata la rinuncia all’eredità, pure a lettera ricevuta, non è tenuto a pagare nulla, anche se firma la raccomandata recapitata dal postino.
Accettare le lettere di ingiunzioni di pagamento ma non aver ancora deciso di accettare l’eredità, non obbliga a farsi carico dei debiti lasciati dal defunto. Fino a quando non si accetterà formalmente l’eredità, non potrà considerarsi erede e quindi non ci saranno oneri a carico.
Chi dunque firma la raccomandata può stare tranquillo: significa solo aver accettato la lettera indirizzato a lui o al defunto poiché dal mittente è stato indicato come erede di esso, ma dal punto di vista patrimoniale erede non lo è e quindi non ha accettato di pagare.
Per rinunciare all’eredità ci sono dei termini. Se i beni in possesso sono uno o di più, ci sono 3 mesi di tempo per redigere l’inventario e successivamente 40 giorni per comunicare l’accettazione o la rinuncia.
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Se tale termine dovesse scadere, l’eredità siconsidererà accettata e non potrà più fare rinuncia. A quel punto, perliberarsi totalmente del bene, dovrà venderlo ma fino a quando qualcuno non lo comprerà, sarà sempre il legittimo proprietario.