L’assegno sociale arriva anche per le casalinghe. Sempre più riguardi per chi non ha entrate e meno per chi lavora sia in casa che fuori.
I lavori di casa sono lavori a tempo pieno che non possono essere messi da parte. Per fare le lavatrici, per pulire i bagni, per fare la spesa e cucinare per tutta la famiglia non esistono ferie o giorni di malattia. Da tempo lo Stato ha deciso di occuparsi delle persone che non offrono un reale contributo all’economia del Paese ma che passano in casa le loro giornate.
Ancora più difficile è fare tutti questi lavori quando si ha anche un vero lavoro, con un capo che pretende delle scadenze o con dei problemi che a volte è difficile risolvere, come orari di lavoro sempre più lunghi. Eppure è alle casalinghe che va un certo riguardo, come se le altre non svolgessero gli stessi lavori. Per loro, per gli anziani e per le vedove c’è la possibilità di sfruttare un altro aiuto da parte dei Bonus.
L’Assegno Sociale anche per le casalinghe
L’assegno sociale è una prestazione economica assistenziale che viene erogata direttamente dall’INPS solo a seguito di una richiesta e dell’effettiva corrispondenza con tutti i requisiti richiesti. Si tratta infatti di un assegno rivolto ai cittadini italiani e stranieri con almeno 67 anni di età, alle casalinghe e alle vedove.
Mentre gli anziani possono godere di tale agevolazione indipendentemente da alcuni fattori per le casalinghe e le vedove è un po’ diverso. Infatti per avere l’assegno che nel 2022 ammonta a circa 500 euro è richiesto un reddito non superiore a circa 6.000 euro se si vive da soli o di circa 12.000 euro se si è coniugati.
Una condizione economica nella quale ormai rientrano sempre più cittadini, anche coloro che hanno capito che conviene tenersi bassi con il reddito per poter usufruire di tutte queste agevolazioni. Quindi sempre più persone sono sostenute dai bonus e dalle agevolazioni dello Stato mentre sempre più aziende sono costrette a chiudere. Sarà bene che tengano molti fondi da parte per questi bonus perché fra non molto si rischia che saranno quasi tutti gli italiani a poter fare domanda di sostentamento.