Le richieste per avere accesso all’Assegno unico 2022 sono tantissime. Ma altrettanto numerose sono quelle non regolamentari, cosa succede adesso e come si può porre rimedio agli sbagli compiuti in sede di invio.
Assegno unico 2022, scattano i primi accrediti per quelle famiglie che hanno fatto richiesta di sussidio. Lo Stato ha iniziato ad erogare le somme delle quali sono destinatari ben tre milioni di nuclei. Ma non è tutto: ci sono delle situazioni ancora in essere e che vanno risolte.
La cosa è strettamente connessa sempre all’Assegno unico 2022 e riguarda altresì chi ha avanzato apposita domanda, ma allegando un ISEE compilato in maniera non consona. Sono tantissimi i casi in cui la attestazione relativa presenta degli sbagli.
Cosa che ha fatto si che le famiglie interessate che magari avevano diritto a percepire un aiuto economico importante siano finite invece nella fascia di cittadini che finirà con il corrispondere il minimo previsto di soli 50 euro al mese per ciascun figlio a carico.
Assegno unico 2022, cosa bisogna fare per mettersi in regola
In questi casi dovrebbero scattare dei conguagli retroattivi, ma ci vorrà tempo. Inoltre non è chiaro con quali modalità si procederà in tal senso. Fatto sta che l’assegno unico 2022 ha visto una gran mole di cittadini, sia italiani che non ma residenti nel nostro Paese e regolari, ad avanzare la domanda per avere il bonus statale.
Tornando ancora una volta al discorso ISEE, l’avere allegato alla richiesta una documentazione incompleta, errata o non averla presentata affatto, pone automaticamente i soggetti interessati nella fascia meno privilegiata, come detto.
Il termine ultimo scadeva lo scorso 28 febbraio 2022. C’è la possibilità di mettersi in regola, magari consultando un patronato CAF per ricevere il necessario supporto e potere così ottenere le cifre che spettano in base alla propria situazione sociale.
Si ricorda anche di come l’ISEE sia suscettibile di cambiamenti per quanto riguarda la composizione del proprio nucleo famigliare. Oltre che quello che è il patrimonio sia mobile che immobile. E che ogni variazione di rilievo va comunicata con tempestività alla Agenzia delle Entrate.