L’Assegno unico universale per i figli a carico è erogato dall’INPS. La richiesta può ancora essere inoltrata, almeno fino al 31 giugno 2022. I pagamenti sono già iniziati ma ci sono degli “intoppi”
L’Assegno unico universale per i figli a carico 2022 è un’agevolazione economica erogata dall’INPS come sussidio alle famiglia. L’incentivo ingloba e talvolta sostituisce gli assegni familiari precedenti
Possono farne richiesta tutti i lavoratori dipendenti e autonomi che hanno figli minorenni e/o maggiorenni fino a 21 anni d’età che risultino a carico del nucleo familiare. L’assegno unico spetta inoltre anche ai disoccupati, inoccupati e pensionati.
L’importo è di 175 euro mensili per ciascun figlio minorenne se il proprio ISEE è pari o inferiore a 15mila euro. La cifra scende gradualmente fino a raggiungere un valore minimo pari a 50 euro con un ISEE pari o superiore a 40mila euro. Se i figli sono maggiorenni l’assegno è pari a 85 euro mensili per un ISEE pari o inferiore a 15mila euro. Come prima, si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore di 25 euro con un ISEE pari o superiore a 40mila euro.
Si può fare richiesta fino al prossimo 31 giugno con il diritto di ricevere tutte le mensilià arretrate.
Pagamento Assegno unico già iniziato: cosa sta succedendo?
I pagamenti dell’assegno unico e universale sono già iniziati da giorno 16 marzo per concludersi il 28 marzo per coloro che ne hanno fatto richiesta durante i primi due mesi del 2022.
Secondo quanto dichiarato dall’INPS sono pervenute al momento 4.177.338 domande di assegno unico e universale per un ammontare di 6.774.199 figli a carico.
La domanda può essere ancora inoltrata nei seguenti modi:
- tramite il sito internet INPS (con accesso diretto al servizio tramite SPID, Carta di Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi -CNS );
- attraverso il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico);
- gli enti di patronato e CAF.
I beneficiari del sussidio economico sono desiderosi di sapere se l’erogazione dell’importo che gli spetta avverrà con cadenza mensile e nel medesimo arco temporale dello scorso marzo.
Data l’enorme mole di richieste, si prevede un allungamento dei tempi a causa delle operazioni d’indagine perpetrate dagli organi di controllo in merito a coloro che desiderano accedere al contributo. Al momento sono al vaglio circa 218mila richieste.
É ipotizzabile pensare pensare che i pagamenti avveranno sempre nella terza settimana di ogni mese, in ogni caso mai prima di giorno 15.