Moneta con errore di conio, non tutti sanno che il lovo valore può arrivare a somme stratorferiche: quali sono e perché
Negli ultimi anni è cresciuto molto l’interesse per le monete antiche e quelle da collezione. Il web ha dato un grande impulso affinché molti guardassero con maggiore attenzione al tema ma come spesso avviene per le cose popolari del web, c’è anche una cattiva informazione.
Sono cresciuti tanto i gruppi che collezionano e cercano monete, antiche o comunque più rare, ma di certo una spinta verso l’argomento l’hanno data anche le monete celebrative che vengono realizzate per ricordare particolari eventi o personaggi.
Non è difficile cercare e trovare in rete monete vendute con “errori di conio” con cifre che sono anche proibitive. Questa è proprio un primo mito da sfatare. Esistono monete che riportano un errore ma ciò non sempre fanno di essere pezzi di tesori. Possono avere un valore maggiore di quello nominale, ma non sempre centinaia di migliaia di euro.
Moneta con errore di conio, il caso del 50 centesimi
Ci sono ad esempio le monete da 50 centesimi con la sigla CC che sono davvero uniche e si trovano anche in vendita a oltre 150 mila euro. Sono tre gli errori: non ci sono le cinque stelle come è assente la R, che sta a indicare la Zecca di Roma, e neanche la coda del cavallo di Marco Aurelio.
C’è anche la moneta di 2 euro, quella di più utilizzata per le celebrazioni (una delle ultime in Italia ha i volti di Giovanni Falcone e Paolo Borselino poiché quest’anno p il trentesimo anniversario delle tragi di mafia dove hanno perso la vita). Quella quella di San Marino del 2004 con l’effige di Bartolomeo Borghesi ouò valere dai 150 ai 200 euro.
I 2 euro sono maggiormente utilizzati anche in altri paesi dove vige la moneta unica. Quindi è bene fare attenzione se ci capitano tra le mani se andiamo all’estero e se la ritroviamo anche mentre facciamo spesa sotto casa.
È opportuno prendere informazioni, capire per la celebrazioni quante ne sono state realizzate e anche se non c’è nessun errore, è sempre bene conservarle. Chissà che tra decenni possa valere tanto.
Ricordiamo che tentativi di “creare” l’errore di conio, modificando la moneta con acidi e altri prodotti volti ad alterare la figura originaria, è un reato.