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Attualità

Case a 1 euro: quali i costi effettivi?

Pubblicato da
PAOLA FERRARO

Case a 1 euro in piccoli centri. Vediamo quali spese comporta questa interessante iniziativa.

(Pixabay)

Case a 1 euro? Si è vero. Un prezzo simbolico per acquistare una casa, in genere in piccoli centri storici. La bella iniziativa di alcuni comuni italiani va considerata a fondo. Prima di lanciarsi in quella che sembra un ottima opportunità è necessario analizzare i costi effettivi che comporta.

Le case vendute ad 1 euro appartengono a famiglie che non le abitano e che non sono in grado di ristrutturarle e mantenerle. La decisione e’ quella di cederle al comune e di qui l’idea delle ingegnose amministrazioni comunali di venderle alla cifra simbolica di 1 euro. Dietro l’iniziativa di questi piccoli centri quasi disabitati c’è appunto la necessità di ripopolare la loro realtà. Spesso i piccoli paesi isolati subiscono un esodo dei loro abitanti verso centri che possano offrire loro più opportunità sia lavorative che di servizi. I proprietari di questi immobili non utilizzati, quasi sempre da ristrutturare e mettere a norma, se ne liberano per non doverci pagare sopra comunque le tasse.

Case a 1 euro: costi effettivi, andiamo nel dettaglio

(Pixabay)

Prima di qualsiasi acquisto importante è bene valutare tutte le sue specificità. Nel caso in questione l’allettante prospettiva di comprare un immobile ad una cifra così irrisoria non deve distrarre dal considerare tutti i costi che l’acquisto di una casa comporta, a prescindere dal prezzo di vendita. Sarà opportuno valutare i costi relativi ai tecnici che necessariamente entrano in causa per la compravendita di un immobile. Professionisti come notai e commercialisti utili per la parte burocratica e legale, oltre a tecnici come architetti, ingegneri e geometri  che invece si occuperanno della parte urbanistica e normativa.

I costi burocratici come le spese di registrazione, di accatastamento, di sanatoria, volture vanno a gonfiare il nostro preventivo di spesa. Ma la voce più importante è quella relativa ai lavori di ristrutturazione. Gli immobili oggetto di queste iniziative comunali sono spesso datati e sono rimasti privi di ogni pur minima manutenzione. Da qui la necessità di eseguire interventi di una certa rilevanza anche a livello strutturale e normativo poiché sarà necessario adeguare la casa ai regolamenti urbanistici vigenti.

Preventivi alla mano ci daranno la reale consistenza della spesa che dovremo affrontare per rendere abitabile e a norma l’edificio. Attenzioni anche a non trascurare eventuali clausole imposte dall’amministrazione titolare della vendita che possono riservare brutte sorprese. Valutare anche i criteri specifici che il singolo piano urbanistico comunale prevede e che è obbligatorio rispettare e che non sempre corrispondono a scelte economiche.

 

PAOLA FERRARO

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PAOLA FERRARO