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Fisco e Tasse

L’INPS chiede soldi: partiti milioni di avvisi, chi deve pagare

Pubblicato da
Salvatore Lavino

L’INPS ha inoltrato numerosi promemoria cosiddetti “bonari” per ricordare loro che due scadenze sono state di gran lunga superate. Questa cosa interessa molti, molti professionisti che appartengono in particolare ad un ambito ben specifico. Quanto tempo resta per mettersi in regola e pagare quanto dovuto.

Un uomo tiene in mano alcune banconote (Pixabay)

Pensioni, l’INPS ha provveduto ad inoltrare una notifica ad alcuni cittadini. In realtà la cosa non riguarda strettamente l’assegno percepito quest’anno ma è inerente due anni prima. Alcuni cittadini che appartengono ad una determinata categoria infatti non hanno provveduto ancora a versare i relativi contributi IVS per quanto riguarda il 2022.

E proprio a questi si è rivolto l’INPS con un promemoria, ricordando come la situazione pandemica di allerta vissuta ai tempi vide la sospensione dei pagamenti. I lavoratori interessati sono diversi commercianti ed artigiani.

In particolare quelli per i quali restano ancora pendenti i versamenti da ricondurre al terzo ed al quarto trimestre del 2020. La scadenza è stata superata da tempo ed ora resta poco tempo per mettersi in regola.

Rimane il solo mese di aprile per regolarizzare questa situazione, come l’INPS stesso ha precisato. Difatti ora non è stato fatto uso degli esattori o delle cartelle e si è trattato solamente di un reminder.

INPS, l’avviso bonario è partito, ora è meglio pagare: come fare

Sede dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (Ansa)

A ricevere informazione del tutto sono state le gestioni delle diverse categorie di professionisti. Ma un avviso giungerà in privato all’INPS anche a tutti i soggetti che hanno provveduto in passato a fornire un indirizzo e-mail.

Ovviamente si consiglia caldamente di adempiere ai propri obblighi con il Fisco entro i tempi previsti. In questo modo si eviteranno spiacevoli conseguenze, come la messa in pratica di ulteriori sanzioni rappresentate dalle more. Che con il passare del tempo diventerebbero via via sempre più crescenti.

Invece, se si salda in tempo bisogna fornire all’INPS una prova della pendenza ormai risolta. Basterà, in questo caso, inviare la relativa ricevuta di pagamento al Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti, nel sito dell’Istituto di Previdenza.

Da qui occorre seguire il seguente percorso: “Sezione Comunicazione bidirezionale”, “Comunicazioni”, “Invio”, “Quietanza di versamento”.

Salvatore Lavino

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Salvatore Lavino