Il caro bollette si fa sentire, ma i prossimi mesi saranno in discesa per molte famiglie italiane: possibile un risparmio.
Per gli italiani gli ultimi mesi sono stati molto difficili da un punto di vista economico e sociale. Prima l’emergenza sanitaria, poi l’inizio della guerra in Ucraina, l’aumento del prezzo del carburante e il caro bollette.
Sembra, però, che per certi aspetti la situazione stia avendo una svolta. Infatti, da aprile ogni famiglia potrà avere un risparmio inerente alle bollette. Scopriamo insieme in che modo.
Bollette in calo, come ottenere il risparmio
Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha spiegato che a partire da aprile 2022 ci sarà un abbassamento dei prezzi delle bollette di luce e gas, si tratta della prima diminuzione degli ultimi 18 mesi.
Nel comunicato stampa di Arera pubblicato il 30 marzo c’è scritto che i prezzi di luce e gas scenderanno nel complesso del 10%. Se analizziamo la situazione nel dettaglio, verremo a conoscenza di una diminuzione del -10,2% per la luce e del -10% per il gas.
Inoltre il documento riporta l’annullamento degli oneri generali di sistema in bolletta nel prossimo trimestre, quindi da aprile fino a giugno. Lo prevede il decreto-legge n.17/22 che prevede la riduzione Iva sul gas al 5% per il trimestre. Sono state stanziate altre risorse necessarie all’intervento che permetteranno di diminuire il prezzo della bolletta per quasi 30 milioni di utenze domestiche e oltre 6 milioni di imprese.
Prendendo in considerazione l’allegato tecnico di Arera, leggiamo che il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per un cliente sarà di 41,34 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse e darà suddiviso in questo modo:
- 31,02 centesimi di euro, 75% del totale della bolletta, per i costi di approvvigionamento dell’energia, in riduzione del 12,6% rispetto al primo trimestre 2022;
- 1,91 centesimi di euro, 4,7% del totale della bolletta, per la commercializzazione al dettaglio, in aumento del 11.7% rispetto al primo trimestre 2022;
- 4,57 centesimi di euro, 11% del totale della bolletta, per le imposte che comprendono l’Iva e le accise.
Non si tocca, invece, il prezzo riguardante la spesa per il trasporto e la gestione del contatore che è pari a 3,84 centesimi di euro, 9,3% del totale della bolletta, per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione, qualità.