Il gioco d’azzardo si diffonde sempre di più come qualunque altra malattia. Un progetto e un’associazione cerano di porre rimedio.
Finché non si riconosce che si tratti di un problema è pressoché impossibile trovare una soluzione. Si parla del gioco d’azzardo e di quanto questo svago possa sfociare in una vera e propria dipendenza simile a quella ad uso di sostanze.
A lanciare l’allarme è una piccola indagine fatta su un gruppo ristretto di giovani che ha portato alla luce il problema offrendo non solo dei dati concreti sulla situazione critica ma anche una possibile soluzione al problema ogni giorno più grave.
La ludopatia è la condizione di dipendenza al gioco d’azzardo riconosciuta reale in ambito medico-psichiatrico e psicologico. Come avviene con ogni altra malattia, ignorarla non è mai la scelta migliore nell’ottica del benessere psico-fisico del soggetto.
Alcuni educatori, grazie a dei finanziamenti ottenuti dalla Asl regionale e a un supporto professionale da parte di esperti in campo psicologico, hanno condotto un’intervista che ha rilevato dei dati molto interessanti. Il campione degli intervistati e piccolo e limitato alla zona d’interesse ma utile a rendere bene l’idea in larga scala di quale sia il problema fondamentale.
Per l’intervista sono stati presi in considerazione 100 giovani, nella fascia di età comprese tra i 15 e i 25 anni, chiedendo loro quali rapporti avessero con il gioco d’azzardo. Gratta e Vinci, scommesse e Slot Machine non fa differenza quello che conta è la dipendenza che tutto questo provoca nei giovani.
1 giovane su 3 ha dichiarato di aver speso denaro per i giochi d’azzardo e ben 2 ragazzi su 10 hanno affermato di aver speso anche 50 euro, per questi passatempi, solo nell’ultimo mese. Difronte a talli dati è partito un progetto da parte degli educatori volto ad aumentare le capacità decisionali dei giovani e a renderli partecipi di momenti di vita interessanti.
Infatti, come la psicologia ci insegna, la necessità di prendere parte ai giochi d’azzardo nasce proprio da un qualche vuoto interiore, qualche mancanza, che devono essere riempiti. L’associazione che ha portato avanti il progetto, come altre in Italia, aiutano a superare il vuoto in maniera diversa, a offrire ai giovani delle alternative e quindi una vita più serena.