Risparmio, la raccolta dei gestori è positiva rispetto al mese precedente: registrati quasi 2 miliardi in più
Si registra un segno più nei risparmi del mese di febbraio 2022. I dati sono raccolti e diffusi da Assogestioni mensilmente. Si evince che i flussi netti di 6,28 miliardi di euro nel secondo mese nell’anno. A gennaio invece la registrazione era di 4,33 miliardi di gennaio.
Ciò è dovuto grazie alle gestioni di portafoglio che sono tornate in attivo con il +2,06 miliardi dopo che il mese precedente era stato rilevato un -1,19 miliardi, in particolare grazie alle linee istituzionali (+988 milion) e per quanto riguarda le linee retail sono stati 1,07 i miliardi miliardi, da +1,7 miliardi di gennaio.
Ciò che invece è calato sono i fondi comuni aperti: a gennaio erano 5,26 mentre a febbraio sono calati fino a toccare 3,9. Questo atteggiamento si spiega con le tensioni sui mercati che hanno trovato il punto più alto con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
È infatti a fine marzo che ci saranno i dati più rilevanti perché saremmo nel pieno dell’invasione russa e i numeri permetteranno bene di capire cosa vorranno fare i risparmiatori.
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Per quanto riguarda le singole categorie di fondi comuni, sono stati i comparti azionari a trinare i flussi con 2,17 miliardi, comunque di meno rispetto ai 2,62 miliardi di gennaio. I bilanciati hanno i saldi in contrazione, 1,55 miliardi dai 1,94 miliardi di gennaio, e gli obbligazionari restano sempre in rosso con -738 milioni.
Registrano una frenata anche i fondi monetari scesi a 767 milioni dai +2,55 miliardi di gennaio. In frenata pure i fondi monetari con flussi per 767 milioni dai +2,55 miliardi di gennaio.
Classifica alla mano della raccolta per gruppo, al primo posto c’è Intesa Sanpaolo con flussi di 2,81 miliardi. Al secondo posto la Generali con 1,25 miliardi e terza Amundi con 688 milioni e Jp Morgan Am con 415 milioni. Prima per masse la Morgan Stanley con 48,52 miliardi.
Tra le altre più grandi c’è da segnalare il posizionamento di Anima che ha una raccolta di 380 milioni e di Deutsche Bank che segna 276 milioni. Mediolanum sta a 255 milioni e Mediobanca a 213 milioni.
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M&G con 206 milioni, Cassa Centrale Banca a 192 milioni e Arca a 163 milioni). Ma vanno segnalate anche le società che sono in rosse e tra quest c’è Poste con -944 milioni.