Reddito di cittadinanza e supplenze: qual è il rapporto tra i due termini? Cosa bisogna sapere al riguardo.
Tra gli argomenti più discussi degli ultimi tempi rientra il Reddito di cittadinanza, un aiuto economico da parte dello Stato finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale.
Esso può essere fruito da qualsiasi persona che abbia tutti i requisiti per ottenerlo, ma sul web qualcuno ha chiesto se una persona può accettare le supplenze anche se usufruisce del reddito di cittadinanza. La risposta è molto semplice.
La domanda che un utente ha fatto al sito Orizzontiscuola è la seguente: “Per chi usufruisce del reddito di cittadinanza ed è inserito nelle graduatorie GPS e GI può fare supplenze di solo giorni o deve rinunciare allo stesso reddito?”.
Secondo quanto si legge sul sito, la risposta dipende dalle entrate del nucleo familiare a cui si fa riferimento, dalla permanenza a scuola e dalla retribuzione che si andrà a prendere.
Quindi, il reddito di cittadinanza non decade in caso di nuovo lavoro. Infatti, se il lavoro prevede una retribuzione bassa che non supera le soglie del reddito e ISEE previste per ottenere l’aiuto, il supporto economico si andrà ad aggiungere allo stipendio previsto dal lavoro preso in carico.
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Maggiore sarà il reddito percepito con il lavoro, maggiore sarà la riduzione dell’aiuto erogato uguale all’80% del reddito percepito con il lavoro in questione. Ciò è valido solo se non si supera l’ISEE stabilito dalla legge.
Inoltre, è importante sapere che il reddito di cittadinanza non esclude la possibilità di lavoro e viene riconosciuto anche quando uno dei componenti del nucleo familiare sia titolare di reddito da lavoro, da pensione, che percepisca la Naspi o la DIS Coll.
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Tutte le informazioni sono riportate sul sito dell’INPS che è in continuo aggiornamento affinché gli italiani possano ricevere tutte le novità del caso che variano anno dopo anno, decreto dopo decreto.