Con l’arrivo dei CUD prende il via, ufficialmente, la campagna 2022 per la dichiarazione dei redditi, uno degli strumenti favoriti dal contribuente italiano è il modello 730, ma occhio ad un errore comune. Può costare davvero molto caro
Entro il 31 marzo 2022 è obbligo per ogni datore di lavoro quello di inviare al proprio dipendente il modello CUD. Parliamo della certificazione unica, quella attraverso la quale vengono certificate le cifre versate nel corso dell’anno precedente in cambio della prestazione lavorativa.
Si tratta, di fatto, dello strumento base di ogni dichiarazione dei redditi. Terminato il giro di consegne prende il via la campagna vera e propria di compilazione. Compilazione che può avvenire sia in maniera precompilata attravarso il sito dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate, avvalendosi di un dottore commercialista o di un patronato.
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La dichiarazione dei redditi avviene attraverso diversi modelli, di cui, nel caso dei lavoratori dipendenti, i più apprezzati sono l’Unico ed il Modello 730. Il primo è conveniente nel caso in cui si debbano pagare ulteriori tasse rispetto a quelle già versate. Il secondo è invece comodo se si ha la certezza di andare a credito e dover cosi recuperare soldi dell’Erario.
Modello 730, ecco quanto può costare l’errore
Il modello 730, il più utilizzato, ha un vantaggio importante. Rende più pesante la busta paga di uno dei mese a cavallo tra giugno e settembre a seconda della tipologia di contratto nazionale.
Un gran bel vantaggio che però, in alcuni casi, rischia di essere un problema serio. Parliamo di un errore, putroppo comune, quello relativo ai figli a carico. Con il vecchio assegno ANF il contribuente era obbligato a comunicare ogni tipo di variazione della condizione della propria famiglia intervenuta durante l’anno.
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La dimenticanza, l’errore, potevano costare fino a 1650 euro. E’ il caso limite che riguarda il cittadino che ha un figlio disabile, minore di tre anni ed a carico. Non comunicare ogni tipo variazione della sua condizione poteva costare la cifra citata.
Ricordiamo che il modello 730 si ritaglia alla perfezione per i contribuenti certi di andare a credito; ma nel caso di una dimenticanza o di un errore il rischio di andare a debito si palesa quasi senza rendersene conto. Parliamo comunque di una situazione che dal 2022 con l’avvento dell’Assegno Unico Universale non dovrebbe opiù verificarsi.