Ieri sera all’Eredità il presentatore Flavio Insinna ha lasciato uscire un suo commento personale che ha fatto fermare a riflettere più di qualcuno.
Certamente la situazione che tutti siamo costretti a vivere mette sul filo del rasoio anche gli animi più riservati e distaccati per professione. Ieri sera su un canale pubblico nello spettacolo preserale che ormai va in onda da anni e quindi guardato da molti italiani il presentatore ha libera una sua idea personale.
Si tratta di uno show che ormai tutti conoscono e che in molti amano e seguono da anni. All’ora della cena o poco prima di iniziare a cenare tutti insieme le famiglie italiane sintonizzano la televisione sul primo canale della Rai e seguono il famoso gioco a premi de L’Eredità.
Ieri sera la parola dell’ultimo gioco a premi, l’ormai famosa ghigliottina, era “risparmio” e nel presentarla il conduttore televisivo Flavio Insinna si è lasciato andare a una sua opinione personale a riguardo. Non dovrebbe troppo far discutere un’idea che lascia interpretare solo il desiderio della pace nel mondo, ma trattandosi di televisione non è andata proprio così.
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Il presentatore delle ormai famose serate de L’Eredità ha svelato, ieri sera, la parola dell’ultimo gioco a premi e vi ha associato un suo pensiero. Non è certo la prima volta che un presentatore deve dilungarsi nei discorsi e nelle spiegazioni, solo che questa volta è stato toccato un nervo scoperto.
La frase del presentatore legata al risparmio recitava il concetto secondo il quale in questo periodo dove i prezzi sono alti, dei carburanti come dell’elettricità, sarebbe bello risparmiare sulle armi invece che su altre cose. I telespettatori che hanno assistito al programma probabilmente non lo hanno preso come un concetto contro le Forze Armate ma come un augurio che arrivi la pace nel mondo.
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Forse però non lo hanno interpretato allo stesso modo altre persone che sono più all’interno della situazione e che sanno bene che non è risparmiando sulle armi che si risolverebbero molti problemi. Infatti, per il summit della Nato, è probabile che anche l’Italia osserverà le sue richieste e aumenterà le spese militari fino al 2% del Pil.
Le affermazioni dovrebbero sempre essere prese per quello che vogliono intendere e in ogni caso anche un presentatore può avere diritto a una sua idea personale.