Covid, dal prossimo mese non sarà più in vigore lo stato di emergenza ma restano alcune regole: cosa bisogna fare
La pandemia sembra ormai alle spalle. Con l’arrivo della primavera si sta aprendo una nuova stagione, in tutti i sensi. Almeno si spera che sia così perché il virus c’è ancora anche se le vaccinazioni e il rispetto delle regole hanno rallentato i contagi.
Il numero delle persone che contrae il virus di tanto in tanto registra un aumento ma la situazione sempre essere sotto contro, ma bisogna restare sempre vigili.
Dal 1 aprile insomma addio allo stato d’emergenza ma ovviamentre restano in vigore alcune regole. Sarà sufficiente il green pass di base (quindi avere il vaccino, essere guarito o aver fatto un tampone), per poter pranzare al ristorante, anche al chiuso.
Anche gli insegnanti che non hanno voluto vaccinarsi possono tornare a lavorare a scuola, ma con mansioni diverse e non in aula a fare lezione: “attività di supporto all’istituzione scolastica”, si legge nel decreto.
Fino al 15 giugno 2022 vaccinarsi è un requisito essenziale per poter insegnare. E chi non rispetterà l’obbligo? Non ci sarà la sospensione dello stipendio e per questo è stato pensato di utilizzare gli insegnanti diversamente.
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Nel decreto licenziato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 18 maezo il governo ha delineato le tappe che porteranno alla fine dell’emergenza. Dal 1 maggio infatti non sarà più il Green pass per accedere al luoghi chiusi (tranne per ospedali e Rsa) sia nella suddetta versione di base che in quella “super”, ossia con vaccino e guarigione dal virus.
Novità anche sul fronte lavoro, in vigore già da venerdì 25 marzo. Per gli over 50 era necessario avere il super Green pass, ora basterà quello base (quindi solo un tampone di 48 ore) per accedere a lavoro. Idem per poliziotti, carabinieri, polizie penitenziaria ed esercito. Così anche per Vigili urbani, il personale Ata delle scuole e docenti universitari.
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Gli auspici sono i migliori. Si spera che nel corso del 2022 non si parli più di Covid di come fanno negli ultimi due anni e che finalmente potremmo lasciarci tutto alle spalle, superando quello che forse sarà l’ultimo scoglio quando tornerà l’autunno.