I prezzi della benzina continuano a scendere: code ai distributori di carburante con gli automobilisti in fila per rifornirsi al minor costo.
File interminabili quelle createsi dinnanzi ai distributori di benzina dopo la diminuzione dei prezzi del carburante. Una piccola tregua di cui gli automobilisti hanno deciso di approfittare prima che si registrino nuovi aumenti. Ed infatti, in base a quanto rilevato dal Mise, rispetto alla giornata di ieri, il calo è stato di 5 centesimi/litro sul self service e di 7 cent/litro sul servito.
Prezzi benzina, code interminabili ai distributori: scende il costo del carburante
Stamane, riporta Ansa, non si sarebbero registrati aumenti nel costo del carburante. Una circostanza non sfuggita agli automobilisti che hanno iniziato a recarsi presso i distributori di benzina per fare rifornimento in questo periodo di stasi.
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Un calo consistente quello rilevato dall’Osservatorio del Mise che ha messo a confronto gli attuali prezzi con quelli di inizio settimana notando come – da quando sono state inserite le nuove accise– si è parlato di un abbattimento di 29 cent/litro sul self service e di circa 28 cent/litro sul servito. Circostanza frutto dell’intervento del Governo.
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Stando a quanto emerso il prezzo medio della benzina applicato a livello nazionale, sarebbe infatti in modalità self pari a 1,831 euro/litro, mentre quello del diesel pari a 1,812 euro/litro. Il servito, invece, rispettivamente sarebbe di 1,977 euro/litro mentre il secondo di 1,963 euro/litro. Stesso dicasi per il Gpl dove i prezzi vanno da 0,840 a 0,870 euro/litro. Il metano, invece, risulta in calo attestandosi tra i 2,029 e 2,358. A contribuire ad abbassare la media prezzi, ovviamente, le stazioni no logo che offrono le migliori condizioni di vendita sul mercato.
Dopo settimana in cui il caro benzina aveva messo in ginocchio l’intero Paese, in primis l’indotto degli autotrasporti, finalmente uno spiraglio apertosi grazie all’intervento del Governo. Peraltro, occorre rilevare come grazie al Decreto Ucraina bis è stato previsto anche un bonus carburante, che verrà erogato direttamente dal datore di lavoro al dipendente con uno sgravio sulle tasse.
Purtroppo la Guerra in Ucraina ha contribuito ad acuire problematiche già sussistenti. L’Europa, infatti, sin da ottobre aveva iniziato a patire l’aumento dei costi dell’energia. Con il conflitto, anche quelli del carburante sono schizzati alle stelle.
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