Una nuova vicenda apre delle possibilità di difesa in caso di revoca della patente di guida. Adesso saranno necessari più dettagli in merito.
Una recente situazione avvenuta ad opera di un Giudice di Pace in un caso di sentenza per la revisione di una patente, costituisce un atto che crea dei precedenti interessanti. Infatti quanto avvenuto pone la possibilità della Motorizzazione Civile di privare della patente di guida in un’ottica ben diversa.
Dopo quanto avvenuto è possibile tenere più in considerazione la possibilità di contrastare le decisioni della Motorizzazione Civile in merito alla privazione della patente e quindi al decurtamento dei punti. Quindi in base alle nuove vicende in merito è possibile avere un appiglio in più in caso ci si trovi una situazione del genere.
Pertanto è importante conoscere quale decisione ha preso il Giudice e a cosa sono obbligati le motorizzazioni nel caso vogliano aprire un contenzioso. Di seguito i dettagli della vicenda che apre un nuovo scenario in merito.
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Secondo la vicenda il Giudice avrebbe ritenuto la revoca della patente come una forma di limitazione del diritto a circolare liberamente. Un diritto sancito dall’articolo stesso della Costituzione Italiana secondo il quale ogni cittadino ha diritto a circolare e soggiornare in qualunque parte del territorio nazionale. In vista di ciò non può essere sufficiente una decisione presa dalla Motorizzazione Civile per limitare la libertà di un qualunque cittadino italiano.
Pertanto il procedimento in atto dovrà essere corredato di ulteriori accertamenti che vadano a minare tale diritto. Infatti la revoca della patente deve essere accompagnata dalla precisa indicazione delle infrazioni commesse dal guidatore. Inoltre dovranno essere presenti anche tutti i verbali di accertamento altrimenti non potrebbe sussistere il dovere a limitare la libertà di muoversi di una persona.
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Da questo momento quindi è bene sapere che nel caso in cui arrivi una comunicazione da parte della Motorizzazione Civile, che porta alla revoca della patente nonché al decurtamento dei punti in essa, questa dovrà essere più che dettagliata per avere validità. In caso contrario è possibile contrastare l’obbligo e appellarsi al diritto di ogni cittadino di muoversi liberamente sul territorio nazionale.