Le banconote da 1000 lire sono rare e molto preziose! Vediamo perché.
In generale ciascun paese ha stampato e stampa tutt’ora banconote raffiguranti personaggi di spessore del proprio retaggio culturale e storico. Con l’avvento dell’euro, moneta unica di più paesi, questa pratica è stata obbligatoriamente abbandonata. La lira, la nostra precedente moneta nazionale, aveva infatti raffigurato su ogni banconota un personaggio diverso e di notevole importanza.
La Repubblica italiana ha stampato il taglio delle mille lire in ben otto diverse emissioni tra il 1946 e il 2002. E’ stata la banconota con il taglio più piccolo stampata in Italia. Le prime avevano le grandi dimensioni simili alle precedenti che circolavano nel Regno d’Italia. Poi via via si sono ridotte sino ad arrivare a quelle più conosciute.
1000 lire con Giuseppe Verdi quanto possono valere?
Tra il 1960 e il 1980 il protagonista della banconota delle mille lire fu Giuseppe Verdi, il noto compositore italiano. Il primo tipo fu emesso tra il 1962 e il 1969, caratterizzato da una grafica più semplice. Fu stampata per la prima volta nel 1962 ma entrò in circolazione solo dal 3 dicembre 1963. Rimase in circolazione per circa dieci anni ed andò fuori corso il 1 luglio 1973. La seconda emissione, tra il 1969 e il 1981, si è avvalsa di una migliore tecnica grafica che rendeva il ritratto del Maestro decisamente più realistico.
Il valore di ogni banconota dipende sia dal suo stato di conservazione che dal numero di serie. Quelle perfette vengono definite in Fior di Stampa, vale a dire che hanno uno stato di conservazione tale da risultare come fossero appena stampate. In genere le più pregiate sono quelle delle prima serie e delle serie sostitutive.
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Le banconote da mille lire con raffigurato Giuseppe Verdi della prima serie del 1968 con la parte iniziale delle serie tra A42 e L43 sono classificate molto rare e possono arrivare a toccare i 300 euro. Se andiamo invece a considerare le sostitutive (banconote stampate per sostituire pezzi difettosi) che presentano nel numero di serie la lettera X o Z, la loro valutazione arriva sino ai 350 euro. Nel caso delle banconote sostitutive i pezzi stampati sono di numero inferiore ed è per questo motivo che il loro prezzo è più alto. Le più preziose sono quelle del 1964 con valutazioni che arrivano sino a 750 euro con i numeri di serie Z08, Z09, Z10 e X14.
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Le più interessanti invece della seconda serie sono sempre le sostitutive e sono quelle che presentano nel numero di serie XA. Le banconote di questo tipo raggiungono un valore di 600/750 euro. Del resto la canzone più famosa diceva: ” Se potessi avere mille lire al mese, senza esagerare, sarei certo di trovare tutta la felicità…”.