Rimborso saldo Imu in arrivo stabilito dal Decreto Energia approvato dal Consiglio dei Ministri: i dettagli
Rimborso Imu, è tempo di ricevere qualcosa per alcune categorie in termini economici ma non tutti i settori infatti hanno diritto all’agevolazione. A stabilire i parametri, a chi spetta e come, è il Decreto Energia che è stato approvato dal governo nel Consiglio dei Ministro della settimana scorsa e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 marzo.
Il Decreto Energia che ha avuto il via libere prevede varie misure a favore delle imprese. Tra queste anche provvedimenti che cercano di porre rimedio ai pesanti rincari di luce e gas.
Un occhio di riguardo per le imprese turistiche, duramente colpite negli ultimi due anni dalla pandemia che ha impedito al settore di lavorare come sempre a causa delle restrizioni. Per loro infatti è previsto un rimborso del 50% dell’Imu, la seconda rata pagata a dicembre 2021. Per la misura sono stati stanziati 15,6 milioni di euro per il 2022.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Rimborso Agenzia delle Entrate: si avvicina una scadenza per ottenerlo
Rimborso saldo Imu, i requisiti per il settore turistico
Una boccata d’ossigeno dunque per il settore turistico che è risultato tra i più svantaggiati dal Covid. Per molto tempo, già a partire dalle prime e timide riaperture dell’estate 2020, hanno chiesto ristori e si tratta anche del settore che è sempre stato in prima linea per le proteste organizzate per chiedere ristori.
Nel particolare l’agevolazione dell’Imu riguarda le strutture ricettive di attività agrituristica all’aria aperta, chi lavora nelle fioere e nell’ambito congressuale ma anche i completti di terme e parchi acquatici e faunistici.
Vediamo nel dettaglio, per chi rientra in questi settori, quali sono i requisiti che deve possedere per il rimborso 50% della seconda rata. Sono due in particolare: gli immobili devono appartenere alla categoria catastale D/2; i proprietari oltre al possesso dell’immobile devono anche essere i gestori dell’attività.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Prezzi benzina, come risparmiare anche dopo il taglio delle accise
Il rimborso si ottiene tramice credito d’imposta attraverso l’utilizzo del modello F24. Ricordiamo infine che il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito.