Richiedere un nuovo piano di dilazione per le cartelle esattoriali ora è possibile, anche per coloro che erano stati esclusi in precedenza.
Per agevolare il pagamento delle cartelle esattoriali è previsto, in alcuni casi, la rateizzazione di quanto dovuto. Un esempio di tale misura avviene per i decaduti prima dell’8 marzo 2020. Ovvero, a causa della pandemia si è resa necessaria la possibilità di presentare nuova domanda di rateizzazione e i soggetti che rientrano in tale categoria potranno dilazionare le somme ancora dovute.
Un aiuto questo che però non riguarda tutti i debitori, fino a poco fa sembrava non si potesse applicare ad esempio ai cosiddetti decaduti dalla pace fiscale. La pace fiscale si riferisca a una serie di misure volte a permettere ai contribuenti di regolarizzare la propria situazione con il fisco. In questi casi i debitori possono versare le imposte senza subire sanzioni o interessi aggiuntivi. Con le ultime novità a riguardo sembra che le cose stiano per cambiare.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE ->Rateizzazione cartelle esattoriali, chi potrà usufruirne
Il nuovo aiuto per i decaduti dalla pace fiscale
Grazie al decreto Milleproroghe sembra che ora anche per i debitori decaduti dalla pace fiscale ci sia la possibilità di rateizzare le cartelle esattoriali. Pertanto sembra che ora questi contribuenti possano usufruire della possibilità di presentare una nuova richiesta di dilazione.
LEGGI ANCHE ->Rateizzazione cartelle esattoriali, chi potrà usufruirne
Quindi senza la necessità di saldare le rate scadute dal precedente piano di pagamento questi contribuenti potranno presentare richiesta di agevolazione entro il 30 aprile 2022. Quindi verranno prese in considerazione quelle domande che saranno state presentate dal 1° gennaio 2022 fino alla scadenza del 30 aprile.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE ->Rateizzazione cartelle esattoriali, non sarà per tutti
Importante però rispettare alcuni criteri a danno dei quali si rischia il decadimento dal piano di dilazione. Bisogna fare molta attenzione ad alcuni di questi casi, come ad esempio il mancato pagamento di un certo numero di rate, l’assoggettamento del richiedente ad una procedura concorsuale, il decesso del richiedente in questione e anche il cancellamento delle società dal registro delle imprese.
