Unicredit: criticità presunta o possibile? Sullo scenario italiano è la banca più esposta nella Federazione russa.
Unicredit la sua condizione di criticità presunta o possibile? Questa domanda da giorni è sulla bocca di molti. La causa è la crisi generata dal conflitto in essere in Ucraina innescato dalla Russia. I mercati internazionali hanno reagito e l‘inflazione galoppa. La destabilizzazione dei mercati è la naturale conseguenza della guerra che va ad impattare su tutti, banche comprese.
La Bce ha provveduto a immettere liquidità nei canali finanziari ma non basta. La doppietta Covid e guerra colpisce anche i grandi protagonisti del panorama finanziario. I grandi gruppi bancari non hanno fatto eccezione. La pandemia prima e la guerra dopo hanno generato una convergenza di fattori che diventano difficili da contrastare. I mercati ne hanno risentito così come i titoli azionari.
Il gruppo Unicredit si piazza al secondo posto come quote di mercato in Italia ma non sfugge alla crisi economica internazionale. Dal 2008, passando per la pandemia e arrivando alla guerra in Ucraina. Il gruppo Unicredit, come altri, sta pensando di lasciare gradualmente il mercato della Federazione russa, dove la sua presenza è sempre stata rilevante. Il default attualmente non sembra verosimile, considerando anche il rafforzamento delle relazioni verso i gruppi finanziari statunitensi.
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A Milano non si è comunque tranquilli e qualche allarme si è palesato. Nelle ultime settimane Unicredit ha risentito della situazione in maniera particolare. A Piazza Affari le vendite hanno infatti colpito in primo luogo proprio Unicredit, la banca italiana più esposta in Russia. Forti segnali di sofferenza sul listino della Borsa di Milano non sono passati inosservati.
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L’esposizione delle banche italiane in Russia e la possibilità che i crediti non vengano saldati preoccupa, ma il sistema bancario italiano risulta solido e certamente il governo interverrebbe a sostegno delle banche per scongiurare ogni possibilità di effetto domino che il default di Mosca avrebbe su molti istituti finanziari. La situazione di Unicredit ,che sta attuando da tempo una politica di riduzione dei costi, appare virtualmente la più tesa, ma non siamo di fronte per ora ad un fallimento.