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Pensioni INPS: 6 su 10 sono sotto la soglia di 750 euro

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PAOLA FERRARO

(Ansafoto)

INPS a gennaio 2022 le pensioni erogate sono 17,7 milioni: andiamo nel dettaglio!

 

INPS comunica che le pensioni in vigore a gennaio 2022 sono circa 17,7 milioni. Di queste nello specifico sono di natura previdenziale circa 13,7 milioni, mentre quelle di natura assistenziale sono circa 3,9 milioni. Nel complesso si parla di circa 218,6 miliardi l’anno anch’essi suddivisi tra 195,4 miliardi delle gestioni previdenziali e 23,2 miliardi per le assistenziali.

Il quadro emerso dall’Osservatorio sulle pensioni fotografa la situazione: il 48,4% delle pensioni in Italia rimane di competenza del settore privato dove spicca il Fondo Pensioni Lavoratori dipendenti che ha in mano più del 45% del totale. Altra finestra per i lavoratori autonomi con il 28,2% delle erogazioni e chiude il 22,4% con le prestazioni assistenziali.

INPS: percentuali e dettagli sulle pensioni erogate a gennaio 2022

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Ecco le percentuali e i dati pubblicati dall’INPS al 1 gennaio 2022. Dall’analisi dei dati si evince che il 68% delle prestazioni in ambito previdenziale riguardano le pensioni di vecchiaia equamente distribuite tra uomini e donne. Il 5,7% sono invece pensioni di invalidità e qui l’ago della bilancia si sposta per il 55,5% a favore degli uomini. Il restante 26,3% è composto dalle pensioni ai superstiti con il 12,3% è attribuito a maschi.

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Il capitolo pensioni di anzianità/anticipata vede il 75,1% di erogazione agli uomini con una flessione al 37,1% se parliamo della categoria vecchiaia. Gli uomini la fanno da padrone anche nell’ambito invalidità previdenziale dove la percentuale maschile si divide tra il 65,3% (assegno invalidità) e il 69,8% (pensione inabilità). Tali percentuali arrivano dopo l’entrata in vigore della legge 222/84.

Spostando il focus sulle prestazioni di tipo assistenziale si calcola un 20,3% tra pensioni e assegni sociali con un 37,3 di erogazioni a uomini. Mentre il 79,7% si compone di erogazioni a invalidi civili con il 41,3% di maschi. Se si analizza la sola parte inerente gli invalidi civili il totale di 2.773.540 è così suddiviso: di 601.298 di pensioni, 1.771.213 di indennità e 401.029 le due tipologie congiunte.

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Il quadro che si compone a livello di distribuzione territoriale ci sottolinea come l’area geografica con il più alto numero di pensioni è l’Italia settentrionale che segna il 47,85%. Il Centro rileva il 19,31%, mentre il meridione e le Isole registrano il 30,77%. C’è la quota del restante 2,06% di residenti all’estero a chiusura. A settentrione si conta un maggior numero di pensioni di vecchiaia e superstiti e il trend si inverte se consideriamo invalidità previdenziale e prestazioni assistenziali.

Parliamo di importi: il 55,2% delle cifre stanziate arriva al Nord, il 24,4% al sud e Isole, il Centro si attesta sul 19,7% delle quote e lo 0,7% confluisce ai residenti all’estero. La media dell’importo per pensione di vecchia è di 1.285,44 euro, valore che si alza al nord a 1.379,92 euro. Altra analisi è sull’età media che registra 74,1 anni con 71,5 anni per gli uomini e 76,2 anni per le donne. Ultimo dato riferito alle pensioni è che il 58,4% ha un importo al di sotto dei 750 euro e le donne che percepiscono tale somma sono ben il 71,1%.

 

 

PAOLA FERRARO

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