Arresto e multa per chi compie questi gesti mentre guida un mezzo in una strada pubblica: cosa dice la legge
Mettersi alla guida di un qualsiasi mezzo è come avere tra le mani “un’arma”. Il più delle volte quasi ci dimentichiamo dell’attenzione che bisogna dare quando abbiamo tra le mano un volante o uno sterzo.
Non non dobbiamo pensare che è importante rispettare certe regole per non incorrere in sanzioni amministrativa a soprattutto che certi comportamenti possono mettere in pericolo la nostra incolumità e quella degli altri.
Le sanzioni, infatti, sono commisurate alla gravità del pericolo. Lasciare la macchina in doppia fila può causare caos e traffico e anche incidenti, però non è la stessa cosa di guidare senza patente o senza la cintura di sicurezza.
Ci infatti alcuni comportamente che vengono puniti più pesantemente perché è altissimo il pericolo che possono provocare.
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Più sono alte le possibilità di provocare incidenti e mettere in pericolo l’incolumità propria e degli altri più pesanti saranno le multe e si rischia anche il carcere in alcuni casi. Tutti i tipi di incidenti, anche lievi, possono avere effetti devastanti perché anche un urto non violento può provocare un infarto.
Tra i comportamenti più punibili con un grande pena c’è l’uso di sostanze stupefacenti e di alcol alla guida. Droghe ed alcol vanno a intaccare il nostro organismo, ci fanno perdere la lucidità e quindi, come si può immaginare, su una strada pubblica si possono provocare tanti danni.
Gli articoli 186 e 186 bis del Codice della Strada prevedono tre soglie di tasso alcolemico. Se si rientra nella fascia da 0,5 fino a 0,8 g/l di alcol la sanzione può arrivare fino a 2170 euro; da 0,8 a 1,5 g/l di alcol la multa può essere anche di 3.200 euro con l’arresto fino a sei mesi.
Oltre ancora, con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l, il Codice prevede la multa fino a 6.000 euro e in caso di arresto la detenzione può durare anche un anno.
Tutto ciò se non si provocano incidenti. Nel caso lo stato di ebbrezza dovesse causare sinistri, il comma 2 bis prevede il raddoppio delle pene e il fermo del veicolo per 180 giorni.
C’è una sentenza della Corte di Cassazione vecchia di almeno dieci anni, la numero, 17238 del 2011, che riguarda un caso di un uomo in stato di ebbrezza con le mani sul volante e l’auto accessa ma ferma. Anche in questo caso, con la vettura non ancora in movimento, il pericolo viene rivelato come se fosse immessa nel fraffico stradale.
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Come del resto viene spiegato fin dalla scuola guida, se il motore dell’auto è accesso, anche se il mezzo è fermo, bisogna indossare la cintura di sicurezza. Non c’è dunque eccezione in questi casi e fin dall’accensione del motore vanno rispettate tutte le regole.