Ludopatia, il rapporto delle dipendenza online dell’Istituto Superiore di Sanità: quali possono essere i trattamenti
In Italia c’è un chiaro problema di ludopatia. La mancanza di lavoro e la falsa idealizzazione del gioco che può rendere tutti ricchi spingono molte persone che sperperano il proprio denaro in giochi che hanno una bassa possibilità di vincite.
Casi di chi con pochi euro si è arricchito grazie alle lotterie ci sono ma è palese che nella maggior parte delle volte sono soldi buttati. E se di tanto in tanto forse fa anche bene tentare la fortuna, diventare dipendenti è un serio problema e una piaga sociale.
Sono soprattutto i poveri a cadere in questa trappola, gettando via le poche centinaia di euro che guadagnano in un mese.
L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato il rapporto Dipendenze da Internet che espone quali sono le principali problematiche legate all’uso sbagliato della rete come le relazioni virtuali, il cybersex e altri fenomeni negativi, tra cui il gioco online. Il rapporto è stato curato da Adele Minutillo, Paolo Berretta, Pietro Canuzzi, Liliana La Sala e Roberta Pacifici.
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Ludopatia, i modi di trattamento secondo diversi studi
Nel rapporto c’è la sezione chiamata Computer Addiction, espressione con la quale si riferisce alla pratica ossessiva di
giochi, sia offline che online. I primi solitamente vengono praticati da soli, con un inizio e una fine, i secondi avvengono con altri, in tempo reale.
Il modello di comportamento, si legge nel rapporto, pul essere così grave da comportare una compromissione “del funzionamento personale, familiare, sociale, educativo, lavorativo o di altre aree importanti” e può essere continuo, episodico o ricorrente.
Tra i temi considerati che anche il trattamento. Secondo alcuni studi si tratta di una “malattia di moda” e il rimedio può essere un software che controlla l’uso che si fa di internet come il tempo trascorso al di là del lavoro e i siti visitati.
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Secondo altri studi, invece, puntano al trattamento farmaceutico poiché, si sostiene, se si soffre di dipendenza dal web alla base c’è uno stato di ansia e depressione che va curata.
