L’Antitrust indaga sul caro carburante: in campo la Guardia di Finanza

L’Autorità sta usufruendo anche dell’aiuto della Guardia di Finanza: sono spietati i controlli contro il caro carburante, al fine di combattere una situazione che sta creando sempre maggiori disagi. 

antistrust contro caro carburante
(Pixabay)

Con il calo delle quotazioni del petrolio, già iniziano a vedersi i primi ribassi sui prezzi del carburante. In ogni caso, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato il 18 marzo 2022 numerose indagini ed interrogatori nei confronti delle compagnie petrolifere. Si è avvalsa anche del sostegno della Guardia di Finanza.

Dopo l’indagine che è stata avviata a Roma, anche l’Antitrust è scesa in campo per fronteggiare il caro carburante.
L’obiettivo di questi movimenti è di giustificare l’aumento del prezzo che sta generando molti disagi agli italiani e, in caso di violazione delle norme per abuso di posizione dominante o per fronteggiare la concorrenza, valutare un intervento.

L’Antitrust ha dichiarato di monitorare gli eccezionali incrementi di prezzo che ricorrono in periodi di crisi e assicurarsi che non siano dovuti a comportamenti restrittivi delle singole compagnie.

L’Antitrust agisce contro il caro benzina: tantissimi multati

antistrust contro caro carburante
(Pixabay)

Il Governo è pronto ad attuare misure per ridurre i prezzi del carburante tra le quali il taglio delle accise. Nonostante questo, i costi restano più alti del normale.

Azzurra Pacces di Staffetta Quotidiana spiega che è in corso una gara agli accaparramenti da parte degli intermediari che acquistano dalle compagnie petrolifere o via nave dai trader internazionali, per poi rivendere il carburante alle varie stazioni di servizio.
Attualmente, i trader e le compagnie stanno contingentando il prodotto per paura di restare senza, dunque i rifornitori faticano a trovarlo.
Ed è qui che avviene il rialzo del prezzo: se il distributore ha poca disponibilità di carburante, ne alza il prezzo.
Questa è una delle conseguenze che la guerra sta avendo sulla nostra economia: l’Italia sta facendo più difficoltà di quanto si potesse pensare nell’importare dalla Russia.

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Sono già state registrate le prime sanzioni dell’Antitrust: a Modena le Autorità hanno multato sei distributori per 6mila euro complessivi. La Polizia Locale ha spiegato che applicavano un prezzo più alto rispetto a quello imposto dal Ministero dello Sviluppo Economico.

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Il Codacons, le Associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, ha lanciato il primo allarme. Ha chiesto all’Antitrust di verificare eventuali comportamenti illeciti che interessavano i prezzi del carburante. L’indagine ha portato alla scoperta di un numero particolarmente ampio di imprese che si erano accordate sui propri comportamenti economici.

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