Per quale motivo il taglio delle accise provvisorio annunciato dall’Esecutivo Draghi si rivela per certi versi poco soddisfacente, a calcoli fatti.
Taglio delle accise, è ufficiale l’intervento da parte del Governo Draghi in favore di una riduzione di 25 centesimi al litro (che arriva a 30 con l’IVA, n.d.r.) sui rifornimenti di benzina e gasolio. Il provvedimento è inserito all’interno del Decreto Energia ed è parsa a tutti la buona notizia che ci voleva.
Ma purtroppo questa misura annunciata fino alla fine di aprile non dovrebbe riuscire a fare più di tanto. Infatti il taglio delle accise sui carburanti non sarebbe sufficiente a comportare un calo come si si sarebbe aspettato. Con questo intervento non si fa altro che ritornare ai livelli di fine febbraio 2022.
E già allora il prezzo di benzina e diesel risultava decisamente elevato. Non ai livelli dei due euro al litro sia per la benzina stessa che per il gasolio che ancora si vedono ad oggi (dai 2,5 euro visti in alcune parti d’Italia ora ci attestiamo sui 2,1 euro al litro circa, sempre troppo, n.d.r.).
Attualmente il taglio delle accise andrebbe ad intervenire sulle cifre di 0,728 euro al litro per la benzina e di 0,617 euro al litro per il gasolio. Questo comporta anche un piccolo taglio dell’Iva pari a 5 centesimi al litro, per un risparmio complessivo di 30 cents al litro.
Il prezzo sta già scendendo, e questa è una piccola normalizzazione di quella che era una situazione anomala venutasi a creare dal mercato. I gestori avevano alzato in maniera fortissima i relativi listini proprio in contemporanea con la crisi ucraina.
Probabilmente per la paura di tagli alle forniture. Ma per il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, tale mossa è parsa del tutto illegittima e speculativa.
Il Codacons fa sapere che alla fine i prezzi finali dovrebbero attestarsi sugli 1,879 euro al litro per la benzina e sugli 1,849 euro al litro per il diesel.
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Tanto per fare un paragone, l’esborso a gennaio 2022 e dicembre 2021 era di rispettivamente 1,764 euro al litro e di 1,724 euro al litro di benzina, e di 1,632 euro al litro a gennaio e 1,589 euro al litro a dicembre per il diesel.
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Per quanto l’intervento del Governo possa risultare una sorta di minimo indispensabile compiuto, rappresenta comunque un qualcosa volto a ridurre i disagi per milioni di persone in Italia. E che dovrà attutire il contraccolpo registrato nell’apparato economico complessivo.