Rimborso Agenzia delle Entrate: si avvicina una scadenza per ottenerlo

Rimborso Agenzia delle Entrate, attenzione al termine ultimo che è stato posticipato: chi può fare la richiesta per i lavori effettuati

Rimborso Agenzia delle Entrate
Agenzia delle Entrate (foto Ansa)

Marzo è un mese particolare dal punto di vista fiscale. Diverse categorie di contribuenti devono inviare varie documentazioni all’Agenzia delle Entrate, obblighi per non incorrere in sanzioni, ma non solo.

Ci sono anche invii indispensabili per avere dei rimborsi. È il caso degli amministratori di condomini che devono far pervenire all’ente la comunicazione dei lavori condominiali che sono stati svolti presso gli stabili nel corso del 2021.

Precedentemente la scadenza era fissata qualche giorno fa, al 16 marzo ma un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, il numero 83.833, in accordo con la Ragioneria Generale dello Stato, ha posticipato il termine ulltimo al 7 aprile 2022.

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Rimborso Agenzia delle Entrate, per quali lavori condominiali si chiede

Condominio (foto Ansa)

Ma a quali tipi di lavoro si fa riferimento per ottenere il rimborso? Nella documentazione bisogna inserire le spese riferite al recupero del patrimonio edilizio, alla rinnovazione energetica o a interventi volti a rendere gli stabili antisismici.

E ancora, la rimozione delle barriere architettoniche, i lavori che riguardano la gestione delle aree verdi e l’acquisto di elettrodomestici e mobili che sono a disposizione dei condòmini in comune.

In molti stabili in questi mesi abbiamo visto ponteggi perché in tanti hanno approfittato del Superbonus 110%. Anche questi interventi rientrano e ovviamente vanno specificati.

Tanti i dettagli che gli amministratori devono riportare, le spese precise, i dati del condominio e dei singoli residenti in essi, quanto ha speso ognuno di loro e dunque le quota ed eventuali cessioni di crediti.

L’invio della documentazione va effettuata solo telematicamente con le piattaforme Entratel o Fisconline, gestite direttamente dall’amministratore condominiale o dal commercialista incaricato.

Infine è opportuto ricordare che ci sono soglie minime per la trasmissione dei dati. Ma si si tratta di un caso cosiddetto di condominio minimo? La Legge che regola tali tematiche di natura fiscale prevede l’obbligo di nomina di un amministratore se i residenti dello stabile sono più di otto.

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Se non si raggiunge tale numero non c’è bisogno di inviare la documentazione per le spese se non nel caso in cui un condòmino non abbia effettuato la cessione del credito. Sarà lui in questo caso a dover chiedere le detrazioni.

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