Guerra in Ucraina, la Russia mette a rischio i risparmi degli italiani

A causa del conflitto armato scatenato da Putin, si profila una serie di brutte conseguenze. La guerra in Ucraina costerà carissimo

Uomo con le tasche del tutto vuote
Uomo con le tasche del tutto vuote (Freepik)

Guerra in Ucraina, le conseguenze le stiamo pagando tutti. Ovviamente c’è prima la stessa Ucraina a dovere affrontare una gravissima crisi umanitaria, con migliaia di vittime – tra le quali anche dei bambini – e milioni di profughi che stanno raggiungendo altri Paesi europei.

Ci sono anche delle ripercussioni dal punto di vista economico che riguardano tutti gli Stati che si rivolgevano a Kiev per delle forniture in ambito alimentare. Ma la guerra in Ucraina vede come principale responsabile la Russia, che pure sta iniziando a subire le conseguenze delle sue azioni.

Nei confronti di Mosca sono subito diventate operative delle pesanti sanzioni economiche, con il blocco dei commerci ed il congelamento dei beni di tutte le persone vicine a Putin. E per il Cremlino il tracollo finanziario è già dietro l’angolo.

Come affermato all’inizio della guerra in Ucraina da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, “Putin deve fallire”. Questo è proprio quello che accadrà a stretto giro nel caso in cui la Russia non dovesse versare quanto dovuto agli investitori stranieri, con la prima data che sono scaduti il 16 marzo 2022.

Guerra in Ucraina, la Russia finisce in default

Sono in ballo degli interessi per 117 milioni di dollari per dei titoli venduti nel 2013. Solo una minima parte però dei 39 miliardi di dollari di bond russi. C’è la possibilità che Mosca paghi questi suoi debiti in rubli, che sono molto meno forti dell’euro o del dollaro. Valuta, quest’ultima, che dovrebbe essere invece comunemente impiegata.

Questo manderebbe in default l’apparato economico russo. Ad ogni modo ci sono altri trenta giorni di tempo per potere assolvere a questi obblighi finanziari, anche se questo sembra un lasso di tempo decisamente insufficiente per annullare il debito.

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E pagare in valuta nativa anziché standard come il dollaro, rappresenta un primo, evidente segno di default. Ovvero di fallimento. La cosa riguarda anche l’Italia, dal momento che ci sono soggetti del nostro Paese che hanno investito o risparmiato fidandosi della Russia.

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La metà di quei 39 miliardi di dollari di bond di Mosca sono in mano a stranieri ed anche italiani fra questi, per il 2,3% di preciso. I risparmiatori italiani rischiano di vedere perdute le rispettive quote, e purtroppo sembra non esserci alcuna forma di tutela per loro, nonostante si tratti di una parte relativamente circoscritta di persone o di entità.

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