Dal 1° marzo l’assegno unico arriva in sostegno delle famiglie aventi dei figli. Chi lo riceverà in caso di genitori divorziati?
L’assegno unico, ovvero il sostentamento economico per quelle famiglie aventi figli a carico entro certi limiti di età, o che rispondono a precise condizioni, è in vigore dal 1° marzo. Questa iniziativa è andata a sostituire altre agevolazioni già concesse secondo i vari requisiti richiesti offrendo quindi la possibilità di racchiudere sotto un unico nome i sostentamenti economici famigliare.
L’assegno però verrà erogato solo nel caso in cui chi ne fa domanda rientra sotto una certa soglia di reddito e in alcuni requisiti. Tra questi vi sono soprattutto la residenza in Italia da almeno due anni, la cittadinanza italiana e ovviamente la genitorialità del nucleo famigliare che si va a presentare come indigente.
Ma vi sono alcuni casi che pongono degli interrogativi, come avviene ad esempio per i genitori divorziati. Infatti se l’assegno unico è rivolto a quelle famiglie aventi i figli a carico quali dei due genitori potrà beneficiare del sostentamento?
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Assegno unico per genitori divorziati
Con l’introduzione dell’assegno unico il Governo vorrebbe garantire un sostentamento economico per quelle famiglie che hanno figli a carico. Ѐ ovvio quindi che l’aiuto finanziario è rivolto al benessere dei figli a prescindere quindi dalla relazione tra i genitori.
Quindi l’assegno andrebbe a chi lo richiede con la consapevolezza che sarà speso per il benessere e le necessità dei propri figli. Ma c’è anche un’altra possibilità. Infatti nel modulo per fare la domanda ci sono due opzioni, ottenere tutti il pagamento per intero oppure dividerlo inserendo anche il l’Iban dell’altro coniuge.
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Questo ovviamente può avvenire in via del tutto informale, ma nel caso si voglia stipulare un nuovo accordo tra i coniugi anche in merito a tale sostentamento è possibile richiedere al giudice la modifica dell’accordo già stipulato. Sarà quindi possibile aggiungere una clausola sulla modalità di divisione dell’assegno unico universale così da stabilire una continuità nel modo di erogazione di tale somma.