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Benzina e diesel alle stelle, arriva il decreto del governo: i contenuti

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Giuseppe

Benzina e diesel, l’esecutivo di Mario Draghi interviene come ieri aveva anticipato il ministro Cingolani al Senato

Mario Draghi (foto Ansa)

La questione dei rincari dei carburanti non è mai stata scottante come in questi giorni. Mai la benzina aveva superato la soglia dei 2 euro a litro con la differenza del diesel minima.

I rincari di fine 2021 poi la guerra con l’attacco della Russia all’Ucraina sono stati un mix miciale di fattori. Mentre la Procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo che non ha ipotesi di reato né indagati per vederci chiaro sugli aumenti e il Ministro della Transazione ecologica Roberto Cingolani ha detto chiaramente che forse c’è un tentativo di truffa, tutti a gran voce chiedono l’intevento del governo.

L’esecutivo si riunirà in consiglio dei ministri venerdì 18 marzo e discuterà il decreto che taglierà i prezzi di benzina e diesel. Tra le ipotesi trapelate in questi giorni e ribadite anche ieri da Cingolani nel corso della sua informativa al Senato, lo strumento principale per combattere il rincaro potrebbe essere un’accise mobile, ma non solo. Si cercano coperture finanziarie per far calare di 20 centesimi circa il prezzo per i prossimi tre mesi e si potrebbe utilizzare l’extragettito dell’Iva.

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Foto Ansa

Il funzionamento dell’accisa mobile è stato introdotto nella legge finanziaria del 2008. Prevede che ogni tre mesi scatta un procedimento automatico, in modo differente per la benzina e il gasolio, di correzioni di accisa in modo da compensare le variazioni dell’Iva causate dall’andamento dei prezzi internazionali rispetto alla media dei tre mesi precedenti.

Un sistema che porterebbe benefici ai consumatori e allo Stato che compensa con le entrate fiscali sul precedente aumento così da poter tagliare le accise. Ricordiamo che quest’ultime e l’Iva contribuiscono a oltre il 50% del prezzo finale che ogni volta che facciamo rifornimento paghiamo.

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Magli interventi del governo non si limitato a questo punto. Come aveva spiegato qualche giorno da Il Messaggero, si punta anche a controllare le pompe di benzina per evitare che qualcuno possa fare il furbetto. Spetterebbe alla struttura Monopoli e Dogane vigilare alla quale sono già collegate 20mila distributori.

Giuseppe

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