Caro bollette, le misure sul tavolo del governo

Caro bollette, l’esecutivo è a lavoro per porre rimedio ai pesanti aumenti: le proposte per il prossimo Consigio dei Ministri

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Pixabay

In settimana il presidente Mario Draghi dovrebbe convocare il Consiglio dei Ministri per discutere del delicato tema del caro energetico con gas e carburante alle stelle, in particolare da quando è cominciata la guerra in Ucraina.

Le soluzioni allo studio sono interventi su accise e Iva per porre rimedio ai rincari record di benzina e diesel e per quanto riguarda invece le bollette di luce e gas si vorrebbe operare tramite bonus e con nuove forme di pagamenti rateizzati.

Ha promesso provvedimenti importanti per famiglie e imprese Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, che ha espresso il desiderio che anche l‘Europa facesse qualcosa con progetti che possano dare maggiore autonomia energetica ai paesi membri.

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Caro bollette, intervento sulle accise?

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Benzina (foto Ansa)

È della stessa opinione Roberto Cingolati, ministro della Transizione ecologica che invoca una maggiore autonomia dall’importazione del gas russo. Lo stesso qualche giorno fa, parlando del caro carburante, aveva ipotizzato che dietro l’aumento potesse esserci una truffa.

Nel concreto, per arginare il problema si starebbe pensando a un credito d’imposta fino al 50% per le aziende oppure aiuti con il fondo di garanzia a sostegno del credito. Per quanto riguarda le famiglie si potrebbe allargare il numero di aventi diritto al bonus di luce e gas alzando il tetto Isee che oggi è a 8.265 euro e 20mila euro per chi ha almeno 4 figli a carico.

Non è esclusa l’ipotesi di tassare i profitti extra delle società elettriche. Ipotesi di intervento sulle accise e l’Iva (insieme costano oltre il 50% di quello che spendiamo quando facciamo rifornimento di carburante) che piace al centrodestra mentre il Pd, con le parole di Enrico Letta, si fa portatore di una campagna di azioni contro le società petrolifere.

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Intanto la Codacons ha presentato denuncia a 104 Procure sulla stessa falsariga delle parole di Cingolati che non esclude truffe. Anche la Procura di Roma ha aperto un fascicolo che al momento non ha ipotesi di reato né di indagati.

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