Con gli aumenti del carburante arriva anche la bufala su WhatsApp di fantomatici buoni carburante da 100 euro: che cosa c’è dietro?
L’aumento del prezzo dei carburanti ha generato notevoli disagi agli utenti italiani sotto tanti punti di vista. Ora si aggiunge anche la bufala che imperversa su WhatsApp dove arriva un messaggio relativo a un fantomatico buono carburante Eni di 100 euro.
Ennesima bufala ed ennesima truffa quella che si cela dietro il messaggio che gira sulle chat di WhatsApp dove si millanta di una campagna buoni carburante promossa da Eni. Naturalmente cliccando sul link si cade vittime di una autentica truffa per il furto di dati sensibili degli ignari utenti. Si fa leva quindi sulla disperazione di tanti in questo momento difficile che stiamo attraversando, usando l’esca del possibile risparmio.
Le chat di WhatsApp ne sono invase e il messaggio truffa dilaga a macchia d’olio sul web. Il messaggio appare un’autentica manna agli utenti più sprovveduti e meno abituati a stare in guardia rispetto alle possibili e molteplici truffe che girano su Internet. La semplice promessa di un buono carburante di 100 euro, l’utilizzo di un marchio noto ed affidabile (Eni) e voilà la truffa è servita.
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Gli indizi ci sono tutti: messaggio scritto in un italiano poco corretto; promessa di regali; associazione a marchio affidabile. Tutto questo fa scattare la trappola e appena si clicca sul link si viene reindirizzati su una pagina web con richiesta di dati personali come carte di credito o conti bancari. Purtroppo le autorità sono costrette ormai ad insegnare la prima regola anti truffa sul web nelle scuole: nessuno ti regala niente, soprattutto su Internet.
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Unica difesa è la cancellazione immediata del messaggio con tutto il link ed evitarne la diffusione sulle altre chat. Bufala e truffa vanno di fatto a braccetto sul web che si presta sempre più a questo tipo di attività criminali che ormai arrivano sotto ogni forma: dalle mail ai messaggi Internet, dai social agli SMS.