Il problema dell’aumento del carburante e la soluzione per risolverlo. A quanto pare tra le più ovvie c’è quella condivisa da più Stati.
Si tratta di una soluzione che allo Stato italiano era già stata prospettata e che sta vagliando insieme ad altre possibilità. La riduzione del costo dei carburanti sarebbe possibile iniziando a ridurre le tasse che vanno ad aggravare.
A quanto pare anche altri Stati stanno prendendo in considerazione questa possibilità, e la stanno considerando anche come misura permanente. Ѐ questo il caso del Canada al quale alcune federazioni chiedono di abolire la doppia tassa sui carburanti.
Infatti nella provincia del Quebec, ad esempio, il 33% su ogni litro del prezzo del carburante entra nelle casse dello Stato. Come è successo anche in Italia il Canada valuta la possibilità di ridurre queste imposte al fine di rendere più agevole il costo dei carburanti.
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In Italia il prezzo della benzina è composto da quattro parti principali che sono le tasse, o le accise, l’IVA, il costo della materia prima e un margine lordo che si riferisce ai ricavi lordi della filiera. Per quanto riguarda i carburanti viene applicata, al litro, l’IVA del 22%.
Per quanto riguarda invece il Canada, e la città del Quebec in particolare, sono applicate due tasse sulla benzina. Si tratta delle tasse del governo federale e provinciale e ammontano rispettivamente a 10 e 19,2 centesimi al litro. C’è poi da aggiungere a queste la carbon tax e le imposizioni della “Goods and services tax” (GST) e della “Québec sales tax” (QST).
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In particolare il QST porta nelle tasche del governo circa 200 milioni di dollari all’anno. Se ne deduce che l’abolizione della doppia tassazione potrebbe regalare un po’ di respiro a tutti i contribuenti. Come è al vaglio anche la possibilità di rendere questa misura permanente. Una valutazione che presto sarà portata a termine anche in Italia e che forse farà tornare a un po’ di normalità.