Benzina a 1, 36 euro al litro. Il comune preso d’assalto per il pieno

La benzina ormai è diventato un bene di lusso . Ma c’è un comune che sembra salvarsi dal rincaro. Vediamo qual è . 

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Contanti – Pixabay

In Italia il rincaro sul carburante sta destando molto malcontento da parte dei consumatori. Complice la guerra in Ucraina e le accise imposte dallo Stato la questione ” benzina” è una delle più difficili da risolvere e da digerire. Il dato certo è che quasi in tutto il nostro Paese il costo della benzina supera i 2 euro al litro.  Gli italiani cercano come possono di risparmiare e di evitare o quanto meno limitare l’uso delle proprie auto.

C’è però, un comune italiano che può dirsi salvo dal rincaro. Si tratta di Livigno una località sciistica situata nelle Alpi italiane vicino al confine con la Svizzera.  Il prezzo del carburante si aggirerebbe intorno ai 1,36 euro al litro per la benzina mentre per il diesel sarebbe di 1,25 euro.

Livigno: il paradiso della benzina

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Benzina Pixabay

Per quale ragione in questo piccolo paese lombardo la benzina costa di meno ? La risposta è molto semplice. Livigno è una zona extra-doganale dove non si pagano l’Iva e le accise. Tasse che hanno portato ad elevare il prezzo del carburante in maniera esorbitante. I motivi di questa “free-tax” hanno origini molto antiche. Si tratta di un privilegio sancito per legge nel Regno d’Italia nel 1910.

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Ulteriore elemento da prendere in considerazione è il fatto che Livigno appartiene a livello amministrativo alla provincia del Sondrio ma dal punto di vista geografico rientra nell’area del Danubio. In quanto il fiume che l’attraversa, l’Acqua Grande, sfocia nel Danubio.

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Livigno può considerarsi, pertanto, il paradiso della benzina mentre tutta l’Italia deve fare i conti con prezzi da capogiro. Molte categorie di consumatori hanno protestato contro l’aumento del costo della benzina. Benzina che è diventata sempre di più un bene necessario per la nostra società. E’ essenziale per spostarsi da un posto all’altro, per svolgere i servizi quotidiani ma soprattutto per lavorare. Il governo in tale situazione di crisi sta valutando varie e diverse misure d’azione. Come ad esempio un taglio temporaneo e parziale dell’Iva e ciò per andare incontro alle migliaia di famiglie e lavoratori.

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