Scadenze fiscali, il 16 marzo è una data molto importante: il motivo

Marzo è storicamente un mese molto importante per il Fisco italiano, in particolar modo in questo complicato 2022, da non perdere assolutamente di vista le scadenze fiscali di mercoledì 16. 

Modello 730/21
Modello 730/21 (Foto Ansa)

Mercoledì 16 marzo 2022 è una di quelle data da cerchiare in rosso sul calendario cartaceo, o se preferite, da indicare con una suoneria speciale sul calendario dello smartphone del computer.

Una data chiave per il lavoro di commercialisti, fiscalisti, consulenti, tributaristi e, a vario titolo, professionisti del settore che nello stesso giorno devono lavorare a ben 77 scadenze contemporanee. Ma di cosa si tratta? Vediamo il dettaglio.

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Partiamo dai numeri. Del dato complessivo delle 77 scadenze ben 60 sono scadenze di cassa tra imposte e ritenute. Ad esse si sommano ben 15 comunicazioni obbligatorie. Chiudono la singolare “contabilità” due obblighi dichiarativi. Vediamoli nel dettaglio.

Scadenze fiscali, ecco cosa ci aspetta il 16 marzo

Calcolatrice
Calcolatrice (Foto Twitter)

Partiamo dalle sessanta scadenze di cassa tre le quali annoveriamo i cosiddetti adempimenti periodici. Quelli per cui, i vari datori di lavoro e sostituti d’imposta, devono versare al Fisco i contributi Irpef, l’Irpef stessa e l’Iva relativa al mese di febbraio.

Molto complesse le vicende relative alle comunicazioni obbligatorie. Le più importanti riguardano quelle per i dati necessari al Fisco italiano per le dichiarazioni dei redditi precompilate. Parliamo nello specifico del CU, la certificazione del reddito percepito. Dati ai quali, per il 2022, si aggiungono quelli relativi ai vari bonus in particolare quello edilizio e quello energetico.

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Lavoro extra, in tal senso, per gli amministratori dei condominio di tutta Italia che devono fornire ai condomini gestiti i dati ufficiali, e definitivi, degli interventi e delle spese da portare in detrazione.

Sempre tra gli obblighi fanno bella mostra di sé le comunicazioni relative ai mutui passivi ed ai contributi previdenziali. Parliamo quindi delle comunicazioni da portare in detrazione rispetto ai mutui di casa e delle spese per badanti e collaboratrici familiari.

Rientrano nelle comunicazioni anche le spese sostenute per assicurazioni, spese veterinarie, spese funebri, tasse universitarie e quelle sostenute nelle Aziende Sanitarie Locali, in Farmacia e nei Centri Dignostici strisciando la tessera sanitaria.

Un capitolo a parte rappresentano, infine, le comunicazioni delle Onlus relative alle contribuzioni liberali, ai versamenti ed alle regalie ricevuti in beneficenza. Un capitolo corposo che obbligherà i professionisti a 24 ore di vera passione.

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