Aumenti della Benzina? Solo una truffa ai danni dei cittadini: parla il Ministro

Il Ministro Roberto Cingolani ha parlato degli esponenziali aumenti della benzina affermando che a suo avviso sarebbero totalmente ingiustificati.

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(fovito – Adobe Stock)

Da giorni, ormai, il prezzo della benzina è schizzato alle stelle superando i 2€/litro. Un’altra stangata per il portafoglio degli italiani che già si erano trovati a dover fronteggiare il rincaro dell’energia e del costo delle materie prime. Quello del caro benzina è divenuto adesso un punto caldissimo, tanto che nella giornata di martedì 15 marzo il Governo incontrerà le varie associazioni di categoria per fare il punto della situazione. Lo scopo è scongiurare nuovi scioperi ed agitazioni.

A parlare di questo quadro critico è intervenuto il Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, il quale avrebbe dichiarato che tale aumento vertiginoso del prezzo del carburante sarebbe ingiustificato, non avendo alcuna ragione tecnica.

Aumenti prezzi benzina, parla il Ministro Cingolani: “Una truffa ai danni di cittadini ed imprese”

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Il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani (Alessandro Di Meo – Ansa)

Una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini“, queste le parole del Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani stando a quanto riferisce Ansa.

Stiamo assistendo ad un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato – ha proseguito– perché questi rialzi non hanno alcuna motivazione a livello tecnico. Gli aumenti non sono correlati alla realtà dei fatti, si tratta solo di una spirale speculativa, su cui guadagnano in pochi“.

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Parole forti quelle del Ministro il quale ha parlato di possibili contromisure da adottare per supportare le famiglie. In primis quella di fissare un tetto massimo per il gas oltre il quale non è possibile andare. Un limite che serva a preservare il mercato dal collasso e che deve essere applicato dall’intera Unione Europea e non solo da un singolo Paese. Per Cingolani, adottata tale soluzione si fisserà a cascata anche il prezzo dell’elettricità.

Il Ministro ha aggiunto che l’Italia non può cambiare ora il passaggio energetico perché servirebbe troppo tempo. Adesso, però, è possibile sfruttare i giacimenti di gas presenti i quali sarebbero in gradi di fornire 2.5 miliardi di metri cubi di materia prima che per Cingolani potrebbero essere riservati alle Pmi energivore a prezzi calmierati.

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Non sono mancate considerazioni sul nucleare. Il Ministro, infatti, avrebbe ricordato come in Italia, attraverso un referendum tale opzione sarebbe stata smontata del tutto. Adesso non avrebbe alcun tipo di senso costruire delle centrali sul nostro territorio. La vera soluzione, ha chiosato, è quella di investire in nuove tecnologie investendo in ricerca e sviluppo.

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