Google e Facebook, accordo segreto: aperta indagine

Google e Facebook siglano il patto Jedi Blue sulla pubblicità a danno di editori e inserzionisti del web: l’Ue vuole vederci chiaro

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Facebook Meta (foto Ansa)

Ancora una volta i giganti della tecnologia entrano nel mirino delle istituzioni continentali. Al momento nulla di illecito è stato rilevato ma l’Antitrust europea vuole chiarezza e ha aperto un’indagine così come l’Antitrust della Gran Bretagna.

Da valutare se l’accordo tra Meta (la società che gestisce Facebook, Mesenger, Whatsapp e Instagram) e Google abbia in qualche modo violato le regole della concorrenza europea. L’accordo tra le due Big Tech risale al settembre 2018 quando Meta non esisteva ancora.

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Google e Facebook: “Accuse false”

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Foto Ansa

Non si sono fatte attendere le reazioni delle realtà coinvolte dopo che si è diffusa la notizia delle due inchieste. Un portavoce di Google ha detto che le accuse mosse sono false e che nulla era segreto e che gli accordi sono documentati.

Al programma, ha spiegato, oltre a Facebook hanno partecipato altre decine di società e l’accordo è a favore della competizione. L’obiettivo, sostiene, è proprio quello di aumentare gli spazi pubblicistari in modo che gli editori possano aumentare i ricavi.

L’Antitrust multa Sky Italia

È di ieri invece la notizia che l’Antitrust italiana ha multato per 1 milione di euro Sky. Secondo l’autorità la pay-tv non avrebbe adeguatamente informato i propri abbonati del pacchetto calcio quando era ancora incerta un anno fa la partita dell’assegnazione dei diritti televisivi.

Sky, che ha annunciato ricorso, avrebbe quindi violato l’Art. 21 del Codice del Consumo. Secondo l’accusa avrebbe indotto i propri abbonati a mantenere l’abbonamento Calcio facendo credere che avrebbero potuto continuare a godere dei servizi offerti fino a quel momento.

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Solo dopo il 1 luglio 2021 avrebbe dato le correte informazioni ai propri abbonati che da questa stagione non vedono più in esclusiva le partite del campionato di Serie A.

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