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Russia: Putin toglie la spina a internet!

Pubblicato da
PAOLA FERRARO

Il governo russo verso la disconnessione dalla rete Internet a completamento dell’isolamento dalla comunicazione globale.

(Pixabay)

 

 

La Russia sembra stia proseguendo nel suo piano volto a trasferire siti e server all’interno di una rete parallela nazionale, la intranet “Rucom”, per ovvie ragioni di necessità di controllo. Si perché il concreto isolamento politico ed economico che avvolge la Russia di Putin va a scontrarsi con la connessione del paese alla rete internet occidentale. E’ evidente che la guerra contemporanea ha risvolti inediti e campi di azione paralleli a quelli classici di battaglia. Il cyber-spazio diventa l’altro “campo di battaglia” dove si configurano i cosiddetti attacchi degli hacker riconducibili ad Anonymous, che da subito hanno indirizzato la loro massima potenza di fuoco digitale verso il Cremlino.

La notizia rimbalza ovunque e la disconnessione dovrebbe avvenire entro venerdì 11 marzo, ma viene puntualmente smentita da Mosca. Il governo non ammette la strategia di voler esercitare un totale controllo dell’informazione interna, per impedire la diffusione di scomode verità sulla guerra e sui suoi accadimenti, senza però togliere la possibilità ai suoi cittadini di avvalersi del web.

Quali sono gli obbiettivi di una effettiva disconnessione della Russia dalla Rete?

(Pixabay)

In realtà l’idea di scollegarsi dalla rete globale di Internet non è una novità per Putin. Già da tempo il leader russo pensava alla possibilità di portare le proprie infrastrutture sulla rete intranet russa, cioè il network interno del paese, mossa che poteva rappresentare un valido aiuto alla sua impellente necessità di controllare, dal punto di vista della comunicazione, altrimenti ingestibile, l’intera nazione. Putin sa perfettamente che l’unico modo è veicolare gli utenti verso siti esclusivamente russi, togliendo loro l’accesso web col resto del mondo.

Forse l’intento reale potrebbe essere quello di spingere verso un maggior controllo dei flussi di informazione in entrata e in uscita e non di un effettivo isolamento della rete nazionale rispetto alla rete globale. In sostanza la Russia potrebbe non volere una disconnessione dal web, ma un semplice trasferimento di determinati servizi online.

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L’obbiettivo quindi è la progressiva riduzione della dipendenza estera a favore di provider nazionali ma non si può certo escludere che questo nel tempo possa portare ad un decremento del numero di punti di accesso alla rete russa ed arrivare al pieno controllo dei flussi altrimenti inarrestabili. Non si vede comunque quale convenienza avrebbe per Putin il totale isolamento da Internet proprio per motivi di opportunità propagandistica esterna e per la cosiddetta attività di cyberwar.

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La risposta russa rispetto alla notizia è la improrogabile necessità di difendersi dalle minacce, più volte reiterate, di cyberattacchi, cui la nazione è sottoposta dall’inizio del conflitto con l’Ucraina. Dunque unico obbiettivo dichiarato è la protezione dei portali statali da attacchi esterni in modo da preservare le risorse nazionali da traffici dannosi e mantenere i servizi in funzione controllando i nomi dei domini, senza nessun intento di disconnessione dal World Wide Web.

PAOLA FERRARO

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