Continuano a salire i prezzi dei carburanti. Una soluzione ci sarebbe e più volte sembra essere stata presentata.
Continua inesorabile l’aumento dei prezzi dei carburanti. Ormai sia il diesel che la benzina hanno superato i 2 euro al litro e sta diventando una situazione sempre più insostenibile. A farlo presente con dati chiari e con una prospettiva allarmante per il futuro sono le associazioni dei consumatori.
La situazione è molto più grave di quella che un normale cittadino potrebbe immaginare, ma ci sarebbe una soluzione presentata al Governo già in diverse occasioni e da più voci differenti. Infatti ci sono diversi fattori che sarebbe bene considerare con urgenza, tra i primi il fatto che in Italia la maggior parte della merce e dei rifornimenti viaggia su ruota.
Un fattore allarmante se si pensa che i trasporti possano fermarsi per mancanza di fondi e della possibilità di effettuare le consegne. Una prospettiva che avrebbe serie ripercussioni forse anche di tipo permanenti che tutti ci auguriamo si vogliano evitare.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE ->Perché il prezzo del petrolio diminuisce e la benzina aumenta?
Facciamo presente che il prezzo dei carburanti a tutti ormai noto è il risultato dell’interazione di vari prezzi. In Italia, ad esempio, il prezzo della benzina è composto da quattro parti principali che sono le tasse, o le accise, l’IVA, il costo della materia prima e un margine lordo che si riferisce ai ricavi lordi della filiera. Per quanto riguarda i carburanti viene applicata, al litro, l’IVA del 22%.
Le associazioni, e non solo, hanno ritenuto opportuno far notare che l’azzeramento delle accise potrebbe portare un risparmio notevole per ogni famiglia, senza la necessità di inventare altri bonus ad hoc per ognuno. Infatti dato che circa l’86% dei beni vengono forniti tramite mezzi su strada l’impossibilità delle aziende di coprire questi prezzi potrebbe andare a fermare tutta l’economia del Paese.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE ->Una soluzione all’aumento dei carburanti, perché sarebbe una possibilità
Mentre, azzerando le accise, che pesano circa 72 centesimi al litro per la benzina e 62 per il gasolio, si potrebbe ristabilire un piano equo di spesa. Infatti azzerando le imposte la benzina tornerebbe a costare circa 1,39 euro al litro e il gasolio 1,55. Con questo piano di intervento le famiglie, e quindi anche le aziende, avrebbero un grande risparmio che si aggirerebbe intorno a una media di 800 euro l’anno.