Acquistare un cane o un gatto è considerato uno scambio commerciale in piena regola. In questo caso il compratore ha determinati diritti. Scopriamo quali sono e come esercitarli
La decisione di adottare un animale domestico e aprire le porte della vostra dimora a un esserino che dipenderà in tutto e per tutto da voi non va presa a cuor leggero. Cambierà per sempre le abitudini e condizionerà in maniera ineluttabile la vostra vita. Che si tratti di un cane, gatto o altra specie, prima di fare il grande passo bisogna avere presente che non si sta parlando di oggetti inanimati, che non possiamo disfarcene quando ci siamo stancati di giocarci o quando iniziano ad arrivare i problemi. Sono essere viventi che provano emozioni come affetto, dolore e tristezza.
Consapevoli delle responsabilità che ciò comporta, rimane tuttavia una decisione che potrebbe migliorare le esistenze di moltissime persone. Prendere un cane o un gatto dai rifugi è un atto di estremo altruismo. Ma cosa accade se decideste di acquistarlo?
Acquistare un cane o un gatto: i diritti del compratore
L’articolo 128 del Codice del consumo stabilisce che animali vivi come cani o gatti (ma anche coniglietti, criceti o altri animali d’affezione) sono da considerarsi “beni”.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Guerra Russia-Ucraina, McDonald’s: chiusi i locali a Mosca, il motivo allarma
L’acquirente, quindi, è beneficiario di diversi diritti anche nel caso in cui abbia comprato il cane o gatto in questione a distanza, ad esempio attraverso un annuncio su internet. Può avvalersi del diritto di recesso, ripensando al proprio acquisto, ed esercitarlo entro 14 giorni dalla consegna del bene.
Se inoltre l’animale acquistato è affetto da una malattia non comunicata dal venditore (o non era nota al momento dello scambio) significa che il “bene” ha dei difetti di conformità. L’animale può essere restituito e si ha diritto al rimborso totale di quanto pagato.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Bonus 2022: tutte le agevolazioni a cui si può accedere senza l’Isee
L’acquirente e il venditore potrebbero mettersi d’accordo in altro modo, ossia il nuovo padrone potrebbe decidere di tenere il gatto o il cane in questione e il venditore potrebbe garantire una riduzione del prezzo stabilito.