Secondo la nota mensile sull’andamento economico italiano dell’Istat, la guerra in Ucraina ed i prezzi dell’energia potrebbero portare ad un ribasso del Pil.
Le conseguenze del conflitto scoppiato in Ucraina ormai da due settimane si stanno riverberando anche sull’economia del nostro Paese. Basta pensare al significativo aumento del costo dei carburanti: nell’ultima settimana il prezzo di diesel e benzina è schizzato alle stelle. In molti si chiedono quali conseguenze possano ancora esserci per l’Italia, ma secondo quanto riferisce l’Istat è praticamente impossibile avere una stima precisa. Una valutazione arriva, però, per quanto riguarda i prezzi dell’energia che potrebbero portare ad una perdita del Pil in Italia nel corso del 2022.
Pil, la guerra in Ucraina ed i prezzi dell’energia potrebbero portare ad un ribasso: la nota Istat
L’Istat (Istituto Nazionale di Statistica) ha pubblicato sul proprio sito la nota mensile sull’andamento economico italiano. Gli esperti segnalano che la ripresa economica del nostro Paese nel quarto trimestre dello scorso anno, è stata seguita dalla “caduta della produzione industriale e da una flessione delle vendite al dettaglio”. Una ripresa economica che adesso è messa a dura prova dal conflitto scoppiato in Ucraina.
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Negli ultimi mesi del 2021, si era registrato un aumento dei prezzi delle materie prime e dei carburanti, rincari che adesso si fanno più pesanti per i cittadini. Prendendo in esame solo i carburanti, nell’ultima settimana i prezzi di diesel e benzina si sono alzati sopra i due euro, un record in negativo per il nostro Paese.
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Per gli esperti, considerata la situazione in Ucraina, i prezzi sono destinati ancora a salire. La domanda che, dunque, alcuni si pongono e quali conseguenze potranno esserci per la nostra economia. Al quesito ha provato a rispondere l’Istat spiegando che una stima su quanto potranno incidere la guerra e le pesanti sanzioni è “estremamente difficile“. Ad ora si può solo valutare lo “lo shock sui prezzi dell’energia su uno scenario base”. L’Istituto, mediante l’utilizzo del modello macroeconomico dell’Istat MeMo-It, ha stimato che tale circostanza potrebbe portare ad un ribasso del Pil nell’anno in scorso di 0,7 punti percentuali.
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