Accusato di truffa per una card di Pokemon: cosa è successo

Un uomo della Georgia ha truffato il governo utilizzando i sussidi per acquistare un oggetto veramente incredibile, la card Pokemon all’asta.

frode sussidi stato oggetto assurdo
Pokemon cards (Foto dal web)

Quante volte abbiamo sentito notizie di finti invalidi, persone che percepiscono il reddito di cittadinanza senza averne diritto, di sprechi e sperperi ai danni dei poveri ed onesti contribuenti?

La storia che vi stiamo per raccontare è tanto assurda quanto reale ed è accaduta negli Stati Uniti, a prova che, quando si tratta di furbizia mal riposta, tutto il mondo è paese. Un uomo di 31 anni originario di Dublino in Georgia (Stati Uniti, non la capitale dell’Irlanda) è finito in manette dopo aver utilizzato i sussidi elargiti dallo Stato come ristoro per la situazione economica dovuta alla pandemia da Covid. Ha usato una cifra immane per comprare una carta dei Pokemon.

Uomo statunitense compra una carta dei Pokemon con i soldi dei sussidi statali: spesa una cifra assurda

 

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Pokemon card (Foto dal web)

Vinath Oudomsine: è questo il nome dell’uomo che ha comprato una carta dei Pokemon con il denaro dei sussidi statali per il Covid. La carta collezionabile Charizard, nuova di zecca, è costata una cifra incredibile: poco meno di 58mila dollari.

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Cinque mesi prima dell’insensato acquisto aveva ricevuto un ristoro di 85mila dollari per sostenere la sua piccola attività di “servizi di intrattenimento”, che aveva 10 dipendenti e un fatturato lordo 235mila dollari durante i 12 mesi prima dello scoppio della pandemia di Covid-19. Secondo quanto sostenuto dai pubblici ministeri, non esisteva affato un simile giro d’affari.

Mr. Oudomsine ha speso 57.789 dollari frodando lo Stato e comprando una prima edizione della carta Charizard dei Pokemon, stampata nel 1999 che mostra una creatura simile a un drago.

Di solito le confische riguardano beni di lusso come immobili, Lamborghini, lingotti d’oro oppure oggetti di marche prestigiose. Xavier A. Cunningham, assistente procuratore degli Stati Uniti nel distretto meridionale della Georgia ha asserito che una carta Pokemon apre uno scenario abbastanza nuovo in questi tipo di reati.

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La carta è ora nelle mani dell’US Marshals Service; era sigillata in una custodia protettiva e includeva diverse prove di autenticità. Dovrà essere valutata da alcuni esperti per poi essere rivenduta e risarcire il governo che, a tutti gli effetti, adesso la possiede.

Il suo ex proprietario è stato condannato a tre anni di carcere.

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