Incastrato a Torino uno spacciatore. Inviava ai suoi clienti dei video tutorial su come assicurarsi di trovare la droga nel luogo in cui egli stesso la nascondeva. Incredibile
Un fatto che sembra degno della trama di un film, di una commedia creata ad hoc per passare una serata in allegria, invece è accaduto veramente.
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Teatro della scena è il quartiere di San Donato, nella città di Torino. Uno spacciatore dell’età di 25 anni, a quanto pare di origine peruviana ma residente in Italia, aveva messo su un’attività illegale di consistente entità basata sulla vendita di sostanze stupefacenti. É stato arrestato dagli agenti di polizia del capoluogo piemontese fornendo egli stesso prove praticamente inconfutabili della sua colpevolezza.
Il giovane spacciatore garantiva un servizio clienti di primo livello usufruendo dei mezzi che la moderna tecnologia offre diffusamente.
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Infatti, durante un’attività di perquisizione presso la sua abitazione, gli agenti di polizia hanno rinvenuto diverse prove. É stato trovato del materiale fotografico e audiovisivo con cui “l’imprenditore” illegale forniva informazioni dettagliate su come rinvenire la merce che prontamente nascondeva in luoghi sicuri (all’interno di un cestino della spazzatura). In poche parole si trattava di video tutorial in piena regola.
Inviava successivamente le informazioni tramite applicazioni di messaggistica istantanea. Come se non fosse sufficiente tutto ciò, le forze dell’ordine hanno trovato un’agenda contenente appunti e indicazioni circa l’attività di spaccio realizzata dal 25enne e i dettagli degli appuntamenti con la sua fidata clientela.
Dall’attenta e profonda perquisizione sono stati rinvenuti tre sacchetti all’interno di una borsa termica con un totale di più di 700 grammi di marijuana. In un armadio nella stanza da letto erano nascosti 2mila euro in contanti insieme al materiale per il confezionamento delle dosi.
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In un secondo armadio gli agenti hanno trovato altri 1690 euro e due bustine contenenti cristalli di anfetamina.
Il giovane rischia dai 6 a 22 anni oltre al pagamento di una multa variabile tra 26mila fino a 300mila euro.