Ucraina, il gas aumenta ancora con la guerra e si è deciso d’intervenire fissando i prezzi. Oggi sarà presentata la bozza della proposta
Un intervento eccezionale ma anche necessario. L’Ue ha dato il suo assenso affinché gli Stati membri possano intervenire per porre un tetto al prezzo del gas, ma a determinate condizioni.
Oggi la Commissione Europea presenterà la bozza dell’Energy compact, una misura eccezionale che si può applicare in casi particolari come questo. L’organo di Bruxelles avrà il compito di sostenere gli Stati membri che dovranno progettare le misure di regolazione dei prezzi che avverranno tramite interventi pubblici. L’intervento dovrebbe avvenire al mercato dell’ingrosso e non direttamente al dettaglio.
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Ucraina, tetto a prezzo del gas: gli obiettivi
L’obiettivo della proposta è duplice. Da una parte si va incontro ai consumatori che stanno affrontando spese senza precedenti che rischiano di non riuscire a pagare le fatture, dall’altra parte si evita di rompere con il gas russo la cui dipendenza è fondamentale ma si evitano altre speculazioni e finanziamenti eccessivi a Putin.
Dopo l’incontro tra Mario Draghi e Ursula Von der Leyen la Commissione ha dato un grande segnale di assenso alla proposta italiana. La bozza ha quattro punti fondamentali: oltre a un tetto ai prezzi del gas c’è anche lo strumento per svincolarsi dalla dipendenze e rafforzare le rinnovabili, poi quote minime per gli stock nazionali per il gas e meno rigidità per gli aiuti agli Stati.
Nell’incontro si è parlato anche di altre due questioni che sono i grandi effetti di quello che sta succedendo: gli effetti negativi sui paesi europei per le sanzioni alla Russia e i costi per l’accoglienza ai migranti in fuga dal conflitto.
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Siccome l’Italia rispetto ad altri paese dipende maggiormente dal gas russo, gli effetti delle sanzioni potrebbero essere ancora più pesanti e per questo che il premier tiene particolarmente a questo punto. Ha poi dichiarato che si sta lavorando per ridurre questa dipendenza da Mosca.