Quella del gioco d’azzardo è una gallina dalle uova d’oro per le casse statali, con un giro immenso tornato florido come prima della pandemia.
Gioco d’azzardo, un male che va curato nei casi più gravi. E che dovrebbe rimanere solamente un divertissement, un qualcosa al quale concedere solo saltuariamente qualche minuto della nostra giornata, in maniera saltuaria.
Ma mantenere il controllo è difficile, specialmente se si fa ben poco – o comunque non il possibile – per incentivare un atteggiamento corretto e non fare si che si cada appunto nella dipendenza.
Non bisogna fare molta attenzione nel notare come bar, anche tabacchi ed altri posti analoghi abbiano una porzione dei loro locali nelle quali sono installate le cosiddette macchinette mangiasoldi.
Ed ora, stando ai dati ufficiali diffusi da parte della Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, veniamo a sapere che le entrate che lo Stato si è assicurato nel solo mese di gennaio 2022 hanno fatto registrare un aumento importante.
Gioco d’azzardo, una miniera d’oro per lo Stato
Grazie al gioco d’azzardo legalizzato, le casse statali hanno fatto riscontrare un +13% se si effettua un paragone con lo stesso mese di gennaio 2021. Per un totale di un miliardo e 239 milioni di euro. In aumento del 40,3% in totale, con un incremento di guadagni di 356 milioni di euro.
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Dalle sole macchinette sono arrivati ben 300 milioni di euro. Invece, in relazione a tutto l’anno 2021, i ricavi totali dal gioco d’azzardo legale per lo Stato ammontano a 12 miliardi e 407 milioni di euro.
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In questo caso l’aumento è pari a un miliardo e 895 milioni in comparazione al 2020, che fu il primo anno contraddistinto dalla emergenza pandemica. Con in tale situazione un guadagno complessivo derivante da slot machine e simili che ha superato i tre miliardi di euro.
Queste cifre però servono a fare capire bene quanto importante sia il problema e quanto grave possa diventare la ludopatia. Perché miliardi di euro che alimentano questa industria non sono certo provenienti dalle tasche di giocatori occasionali. Per cui occorrono prevenzione e sensibilizzazione in merito.
