Arriva un sostentamento per le agenzie di viaggio. Grazie al PNRR in arrivo un bonus per la digitalizzazione post pandemica.
Un nuovo credito previsto dal PNRR sarà diretto e gestito da Invitalia. Il Ministero del Turismo ha quindi concesso un certo fondo per l’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo di proprietà del Ministero dell’Economia. Ufficialmente è nota come l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A.. Si tratterebbe di un’istituzione governativa italiana costituita come società per azioni e gestita dal Ministero dell’economia e delle finanze.
Il nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è un documento al quale ogni Stato membro deve mettere in atto per poter accedere ai fondi europei Next Generation. Si tratta di uno strumento introdotto dall’Unione Europea con lo scopo di attivare una ripresa post pandemica.
L’obiettivo sarebbe quello di rilanciare l’economica degli Stati che aderiscono, ma non solo. Si vorrebbe far ripartire la situazione economica di ogni Paese offrendo un’impostazione più green e più digitale. In quest’ottica prende parte Invitalia.
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Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede investimenti pari a circa 220 miliardi di euro di cui poco più di 190 miliardi sarebbero stanziati dall’Unione Europea e oltre 30 miliardi arriverebbero da un Fondo complementare.
Dal 4 aprile, agenzie viaggio e tour operator potranno presentare a Invitalia la domanda per il Bonus digitalizzazione, o Bonus Digitour. Infatti delle risorse che sono state stanziate 98 milioni di euro sono stati predisposti per alcune imprese che muovono verso il digitale.
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Si parla di un credito d’imposta al 50% della spesa effettuata. Questa dovrà ovviamente riguardare gli investimenti fatti dalle imprese che possano riguardare uno sviluppo nell’era digitale. Si tratterebbe di un bonus che non supera una certa soglia e che non verrebbe versato direttamente a chi ha effettuato le spese ma compensato dalle tasse.
Avranno quindi diritto a richiedere il bonus solo le Agenzie di Viaggio e i Tour Operator che potranno dichiarare alcuni requisiti. Tra questi c’è la regolamentare iscrizione al registro delle imprese, avere sede operativa in Italia, avere alcuni codici ATECO, essere in regola con i versamenti dei contributi e non essere in stato critico, di fallimento o liquidazione.
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Per quanto riguarda le spese queste potranno essere rimborsate, se rientrano tra quelle previsto, fino al 2025. Inoltre si prospetta un rimborso al 50% delle spese ammesse fino a un massimo di 25.000 euro per ogni singola impresa.